Bilancio partecipato del Comune di Bologna: partecipo e scelgo!

Con la Riforma dei Quartieri approvata dal Consiglio comunale, i nuovi Quartieri saranno protagonisti del bilancio partecipativo: uno strumento di democrazia diretta per far progettare e scegliere ai cittadini quali opere pubbliche realizzare. Tutti coloro che vivono, studiamo e lavorano a Bologna, potranno conoscere il bilancio e partecipare attivamente alla scelta dei progetti su cui investire: dove creare un'area verde o come risolvere un problema.

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Muhammad Yunus è cittadino bolognese.

Ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal Sindaco Virginio Merola su proposta del Consiglio comunale di Bologna. La Grameen Bank è la banca che ai poveri, da sempre esclusi dal credito, offre prestiti ad un tasso ragionevole, consentendo loro di attivare piccole iniziative economiche che li aiutino ad uscire dalla loro condizione di difficoltà.

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Idee Verdi da CondiVivere

Le strade, le piazze e i giardini delle città sono luoghi di passaggio e svago, ma anche spazi di vita, dove si incontrano persone e si scambiano opinioni, culture, idee e esperienze.

Nell'ambito del progetto Idee Verdi da CondiVivere sono stati realizzati interventi architettonici nel Parco di Villa Angeletti, nel Giardino Marinai d'Italia e oggi al Parco della Frutta in via dei Lapidari. Domani verrà costruita un'arena al Parco Pasolini del Pilastro, includendo giovani in difficoltà.

Idee Verdi da CondiVivere è una esperienza formativa di scuola-cantiere che consente a giovani in situazione di disagio di acquisire competenze tecniche in ambito edile e di manutenzione del verde, attraverso la costruzione di arredi urbani per la riqualificazione di aree pubbliche del Comune di Bologna.

Il progetto nasce nel 2007, grazie all'Associazione Terra Verde Onlus (http://www.associazioneterraverde.it/).

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Perché l'Ordinanza del Sindaco Merola è giusta

L'articolo 5 del Piano Casa dell'ex ministro Lupi crea situazioni gravi, perché oltre alla residenza vieta anche la possibilità di allacciamento delle utenze negli stabili occupati (fino ad oggi invece possibili) e questo significa che molti rifugiati (ma anche molti italiani e migranti poveri) si troveranno letteralmente per strada oppure con un tetto sulla testa ma in condizioni di oggettiva invivibilità. La norma permette anche di staccare le utenze attive negli stabili occupati, una situazione disumana.

In Via De Maria a Bologna vivono 79 persone, tra cui 24 minori. Nell’ordinanza il Sindaco spiega che la decisione è stata presa per rispondere a “un serio pericolo per la tutela della loro igiene e per la sanità pubblica, non potendo queste persone provvedere alla cura e all’igiene personale, oltre alla ancora più grave esposizione al pericolo delle persone fisicamente più deboli”. Una situazione drammatica che vede il Comune di Bologna impegnato a costruire un progetto di presa in carico delle persone, per superare l'emergenza.

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