Bologna c'è e chiede più diritti.
Saeco
I lavoratori della Saeco, azienda di Gaggio Montano (Bologna) leader nel settore delle macchine automatiche da caffè, hanno portato la protesta in Piazza Maggiore (contro i 243 licenziamenti). La Philips, che ha acquisito Saeco nel 2009, vuole dimezzare i 558 operai e trasferire (delocalizzare) la produzione in Romania. Un lavoratore in Italia costa come 5 lavoratori in Romania, questo è uno dei fattori che determinano la scelta di "delocalizzare" da parte dell'azienda.
Questi licenziamenti sono drammatici per le famiglie e per un intero territorio bolognese, già colpito duramente dalla crisi. Cosa possiamo fare per evitare questi licenziamenti?
I cubi
I cubi sotto le due torri permettono a turisti e cittadini bolognesi di sedersi per riposare o leggere le info su Bologna: sono previsti 6 pannelli informativi con indicazioni storiche del luogo e una mappa turistica: 3 pannelli in Ravegnana e 3 in Mercanzia.
Le sedute di piazza della Mercanzia sono costate complessivamente € 16.907,52, quelle di piazza di porta Ravegnana € 24.153,60. Il costo comprende tutto: blocchi di pietra, sedute in legno, le 6 targhe segnaletiche e storiche non ancora installate.
Di Matteo è cittadino onorario di Bologna
Il Consiglio comunale (la città di Bologna) lunedì 9 novembre 2015 ha conferito la cittadinanza onoraria al magistrato Antonino Di Matteo, da sempre in prima linea contro le mafie e oggetto di continue intimidazioni e minaccie.
Ha indagato sulle stragi di Falcone e Borsellino ed è attualmente impegnato nelle inchieste sulla "trattativa" Stato-mafia. Di Matteo ha concluso il suo intervento sottolineando di essere: "emozionato perché oggi mi considerate degno di essere cittadino onorario di Bologna, città decorata con la medaglia d’oro al valore militare per il contributo dato alla Resistenza e alla liberazione dal Nazifascismo, quella Resistenza fondamento e cardine della nostra democrazia".
La manifestazione di Lega nord e Forza Italia a Bologna
Come ha detto il presidente dell’Anpi di Bologna Renato Romagnoli a margine della cerimonia a Porta Lame in ricordo della battaglia vinta dai partigiani contro i nazifascisti nel 1944: "Sono partiti che non condividiamo nelle cose che dicono, però sono partiti regolarmente riconosciuti e possono fare la loro manifestazione. È chiaro però che venire a Bologna, dove non contano niente, è una provocazione [...] libertà non vuol dire che si possa provocare impunemente una città medaglia d’oro e partigiana come Bologna [...] Lega nord e Forza Italia sono nemici della Costituzione, dell’antifascismo, del movimento partigiano e della libertà che il movimento partigiano ha permesso anche a loro”.
Condivido le parole del presidente dell’Anpi. Domenica 8 novembre è stata una giornata surreale per Bologna, perchè non c'è stata una critica politica, ma vera propria propaganda. Per fortuna, l’affluenza in Piazza Maggiore è stata tra le 6.000 e le 8.000 persone, i bolognesi si sono dimostrati ancora una volta lucidi e concreti.
Ecco una ricostruzione credibile: I quattro gatti di Salvini di Wu Ming