Primarie Pd, esercizio di democrazia

Domenica 30 aprile è importante partecipare alle primarie del Partito Democratico. Io voterò Matteo Renzi perché credo sia l'unico dei tre candidati in grado di promuovere un reale cambiamento nel Pd e nel Paese.

Le primarie si svolgono in una fase delicata per l’Italia e per l’Europa stessa, con le elezioni francesi e tedesche. Da una parte la proposta di integrazione e democrazia (Macron e Schulz), dall’altra quella regressiva che chiede più sovranità nazionale (Le Pen, ma anche l’estrema destra tedesca).

#primariepd

La proposta di Renzi è di due Europe possibili (economica e politica) e di un’Unione Europea federale con la doppia scelta democratica: primarie del centrosinistra europeo e poi elezione diretta del Governo federale. I governi nazionali, da soli, non sono in grado di dare risposte efficaci su temi complessi come l’immigrazione, l’ambiente e l’economia finanziaria. Dobbiamo rafforzare l’unità politica dei paesi dell'Unione Europea, per costruire un Europa solidale con una politica estera comune: un’Europa politica e un vero governo europeo.

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Immigrazione, accoglienza, integrazione. Missione impossibile?

Immigrazione, accoglienza, integrazione. Missione impossibile?

 

Il tema dell’accoglienza dei cittadini stranieri in Italia e in Europa è una delle sfide più importanti da affrontare.

Dobbiamo costruire un sistema di solidarietà e accoglienza nazionale ed europeo in grado di rispondere concretamente alla situazione drammatica che vivono migliaia di migranti in fuga da fame e guerre. Abbiamo tutti una grande responsabilità, dobbiamo costruire un vero sistema di accoglienza per accompagnare le persone verso una situazione di legalità e di protezione, coinvolgendo le città e le nostre comunità.

Giovedì 16 marzo 2017 ore 20:30

presso il Circolo PD Galvani

in via Orfeo 24 Bologna

 

 Qui puoi scaricare la locandina dell'incontro Qui puoi scaricare la locandina dell'incontro

 

Elezione Comitato dei Garanti

Gentile Presidente e gentili colleghi,
non parlerò dell'art.7 del nostro Statuto che chiede di votare un organo di garanzia per i cittadini di Bologna.

sala del consiglio comunaleNon parlerò degli aspetti che riguardano i criteri per valorizzare i curricula che abbiamo il compito di esaminare e selezionare. Parliamo di un ruolo di responsabilità che richiede competenze giuridico-amministrative ed esperienza, insieme a imparzialità e indipendenza dalla politica.

Per queste ragioni oggi mi dispiace non poter votare il Prof. Edoardo Raffiota, tra l'altro sostenuto anche da parte della maggioranza e minoranza in Consiglio comunale.
In coscienza, nella mia funzione rappresentativa, sono convinto sia una scelta sbagliata, un errore non riconoscere competenze e correttezza istituzionale.

Ho tuttavia ben chiaro che il mandato individuale ricevuto dagli elettori che hanno espresso una preferenza sul mio nome non può essere trasformato in un voto per contraddire la posizione che ha assunto (a maggioranza) il gruppo di cui faccio parte.

Per questo, nel mettere a verbale a futura memoria tutte le mie perplessità, per rispetto del principio di lealtà, voterò i 5 nomi decisi (a maggioranza) dal gruppo Pd.

Il Cie di Bologna non deve riaprire.

Bisogna evitare nuove sofferenze, nuove violazioni dei diritti umani, ulteriore spreco di denaro pubblico.

Mai più CIE da BolognaTodayQuella per la chiusura del Cie di Bologna è stata una delle battaglie più intense in cinque anni da consigliere comunale
(http://urp.comune.bologna.it/comunica/comstampa.nsf/faa30f1db70ca835412569190058e89b/781dd1a1f151c1edc1257b1e0047c31d?OpenDocument).
Una battaglia iniziata nel 2012 dopo le denunce di Medici per i diritti umani e della Garante delle persone detenute in Emilia-Romagna
(https://www.change.org/p/il-centro-di-identificazione-ed-espulsione-di-bologna-non-deve-riaprire).
Il Cie di Bologna era una struttura che rappresentava non solo un pericolo per le persone ma anche un costo sociale e economico enorme, un luogo di degrado, di violazione dei diritti umani. Tutta la città ha chiesto con forza di non riaprire il Cie (http://www.radiocittadelcapo.it/archives/il-cie-resti-chiuso-riaprirlo-sarebbe-uno-spreco-136203/)
e a marzo del 2013, primo in Italia, il Cie di Bologna è stato chiuso.
A luglio del 2014, abbiamo vinto davvero: il centro di via Mattei è diventato un luogo di accoglienza per chi è costretto a scappare dalla fame e dalla guerra. E così è oggi: un hub dove prestare assistenza sociale e sanitaria e iniziare a insegnare l’italiano, in attesa che una commissione decida se accogliere le richieste di asilo (http://urp.comune.bologna.it/comunica/comstampa.nsf/faa30f1db70ca835412569190058e89b/31b831617f33d67dc1257d1c004183c3?OpenDocument).

I Cie sono disumani e inutili. Proviamo a guardare i numeri per capire.

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Approvazione del Bilancio 2017-2019 del Comune di Bologna

Penso che in termini di razionalizzazione dei costi di struttura sia stato fatto il possibile per “unificare” ed “ottimizzare”, come anche per la gestione informatizzata, giusto quindi riconoscere all’Assessore Conte e ai tecnici del Comune di Bologna il grande lavoro e la qualità dimostrata.
 
Sulle agevolazioni IMU per i canoni concordati, credo che la situazione abitativa a Bologna presenti elementi di disagio generati dagli effetti della lunga e perdurante crisi economica. In questi anni, la Giunta comunale ha lavorato per fronteggiare l'emergenza abitativa ma, alle incertezze normative, si aggiunge il mancato rimborso da parte dello Stato delle spese sostenute dall'Amministrazione Comunale per gli Uffici Giudiziari. Il Comune di Bologna per le annualità 2018 e 2019 deve recuperare risorse per applicare un'aliquota IMU ridotta, pari allo 0,76%, agevolando così la stipula dei canoni concordati. È importante anche rifinanziare il fondo per il contributo una tantum per la stipula di contratti a canone concordato e calmierato.
 
 
Prossimi anni

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