Bologna (non) è la città degli sgomberi

Cronache dallo sgombero dell'ex Telecom...

Martedì 20 ottobre, Bologna ha vissuto una giornata drammatica. Erano quasi 300 le persone, uomini e donne senza lavoro e senza casa, e più di 100 i minori (alcuni piccolissimi) all'interno dello stabile ex Telecom.

Sono arrivato di prima mattina davanti allo stabile in via Fioravanti e sono rimasto tutto il giorno con l'Assessore Amelia Frascaroli e il Presidente del Quartiere Daniele Ara a seguire lo sgombero dell'ex Telecom, a trattare, mediare e cercare soluzioni per dare una risposta a tutti ed evitare ulteriori violenze.

Poteva essere una giornata ancora più drammatica per Bologna, con il rischio di aggiungere ingiustizia a ingiustizia. Mancava tutto, il latte per i bambini, le medicine per i malati, il cibo, l'acqua e soprattutto una casa, un letto dove dormire per centinaia di persone.

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Collaborare è Bologna

Collaborare è Bologna: 6 incontri nei quartieri per immaginare e disegnare insieme la nostra città.

È un percorso iniziato il 22 ottobre che terminerà il 3 dicembre, con l'obiettivo di far emergere priorità, energie e competenze dei cittadini, per contribuire a far emergere e disegnare una mappatura dei progetti di rigenerazione urbana e delle azioni future da candidare a fronte della disponibilità di fondi europei, regionali e comunali.

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Inclusione sociale e welfare condiviso: alcune esperienze a Bologna

Se pensiamo alla nostra Costituzione, tre articoli possono aiutarci e orientare il nostro agire. L’art 4 afferma che la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro; l’art. 27 sulla salvaguardia della dignità delle persone, che deve caratterizzare anche le carceri e la funzione rieducativa della detenzione nei confronti delle persone che stanno scontando una condanna; e l’art. 32 sul diritto alla salute. Perché cito questi articoli? Perché, con la giustificazione di mancanza di risorse, vengono messi in discussione. Riusciamo a garantire i diritti/doveri costituzionali? Ci stiamo riuscendo a Bologna?

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Il Comune di Bologna apre al "baratto amministrativo", per chi non riesce a pagare le tasse.

Il Comune di Bologna apre al “baratto amministrativo”, una forma di collaborazione tra cittadino e amministrazione locale: lavori di pubblica utilità (pulizie delle strade, cura del verde, manutenzione delle scuole) in cambio di uno sconto sui tributi comunali. Dai rifiuti alla casa. Una via per combattere l'evasione e aiutare i cittadini in difficoltà, magari perché hanno perso il lavoro.

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Trasporto handicap

Il servizio di accompagnamento dei bimbi disabili è stato gestito per 4 anni in co-progettazione. A poco più di un mese dall'inizio della scuola non sappiamo ancora chi gestirà a partire da settembre il servizio di trasporto handicap.

Su trasparenza, qualità e diritti dei lavoratori, rischiamo di fare un passo indietro. Non solo rischiamo di non tutelare i lavoratori ma rischiamo di abbassare la qualità di un servizio educativo essenziale che permette di accompagnare i bimbi disabili da casa a scuola.

Cosa possiamo fare per difendere e migliorare la qualità dei nostri servizi educativi e sociali?

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