Il Comune di Bologna apre al "baratto amministrativo", per chi non riesce a pagare le tasse.
Il Comune di Bologna apre al “baratto amministrativo”, una forma di collaborazione tra cittadino e amministrazione locale: lavori di pubblica utilità (pulizie delle strade, cura del verde, manutenzione delle scuole) in cambio di uno sconto sui tributi comunali. Dai rifiuti alla casa. Una via per combattere l'evasione e aiutare i cittadini in difficoltà, magari perché hanno perso il lavoro.
Il Consiglio comunale ha già approvato un Ordine del giorno il 26 marzo 2015 dove si chiede di sperimentare anche a Bologna il "baratto amministrativo" per ridurre i tributi in favore di cittadini che si impegnano in attività di volontariato civico, così come previsto dall’articolo 24 del decretoSblocca Italia.
Al baratto amministrativo hanno già aderito alcuni piccoli comuni in Italia, ma soprattutto la città di Milano che sconterà al cittadino quello che non è riuscito a pagare in passato per "morosità incolpevole" (Ici, Imu o tassa sui rifiuti, multe, rette scolastiche e affitti delle case popolari).
In cambio di crediti che spesso i Comuni faticano a recuperare, si chiede ai cittadini di partecipare in modo virtuoso alla cura e alla gestione del bene pubblico, mettendo a disposizione della comunità il proprio tempo.