Arvaia, prima CSA italiana a Bologna

Sabato e domenica, a Villa Bernaroli, c’è stato il primo incontro in Italia delle CSA (Community Supported Agricolture, le Comunità che Supportano l’Agricoltura): le comunità di cittadini che si organizzano per produrre direttamente, insieme ai contadini, il cibo che metteranno sulla propria tavola (http://www.arvaia.it/2018/06/18/csa-in-festa-il-23-e-24-giugno-a-bologna/).

Arvaia (“pisello” in dialetto bolognese) è una cooperativa di cittadini e contadini nata nel febbraio del 2013 alle porte di Bologna (www.arvaia.it) ed è la prima esperienza in Italia sul modello dei CSA, associazioni di cittadini presenti in Europa e nel mondo che si fanno attori nella produzione sostenibile di cibo.

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Camilla, emporio di comunità

Camilla (https://alchemillagas.noblogs.org/camilla/) è un progetto di cooperativa nella quale tutti i soci dedicano una quota del loro tempo alla gestione dell’emporio di comunità. I soci sono i proprietari, gestori e clienti dell’emporio. Tutte le attività sono svolte a rotazione dai soci, ciascuno impegnato almeno tre ore al mese.

La cooperativa acquista da fornitori selezionati dai soci sulla base della qualità dei prodotti e della sostenibilità delle produzioni. Grazie all’autogestione e all’acquisto diretto dai produttori, la cooperativa garantisce a tutti i soci la possibilità di comprare beni di alta qualità a prezzi contenuti.

La formula di Food Coop è presente in decine di botteghe in Francia e in Belgio, e il 21 giugno 2018 è nata per la prima volta anche a Bologna! Si tratta del primo emporio italiano di comunità che su proposta di Campi Aperti – associazione per la sovranità alimentare – e del gruppo di acquisto solidale Alchemilla, aprirà in autunno a Bologna.

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Il violento attacco contro i Rom e i Sinti

Vorrei ricordare a Salvini che, durante l'Olocausto, furono uccisi più di 500mila Rom e Sinti, 350mila disabili e persone omosessuali. Un Ministro della Repubblica non può non conoscere la storia. Il popolo Rom è una minoranza presente in tutti i paesi dell’Europa.

Ebrei, Rom, disabili ed omosessuali vennero sterminati dai nazisti perché ritenute vite inutili, dei parassiti, uno spreco per l’economia. Secondo l'ideologia nazista si trattava di persone dannose per noi, popolo. Sfruttavano l'assistenza pubblica, erano improduttivi.

L’iniziativa di Salvini è stata criticata anche da Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane.

Vorrei chiedere a Salvini a chi conviene alimentare paura e pregiudizio. Se fossi Ministro dell’Interno e Segretario di un partito importante come la Lega, proverei a cambiare le politiche e studiare proposte per superare la logica del campo, invece di produrre e alimentare una cultura violenta e razzista.

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Benvenuto in Italia piccolo Miracle

"Benvenuto in Italia", sono le parole del Presidente della Camera Robero Fico per accogliere il piccolo bambino nato durante la traversata dalla Libia a Catania.

Il bambino è nato sabato 26 maggio a bordo della Aquarius, la nave di Medici Senza Frontiere (Msf) e Sos Mediterranee. Miracle è nato in acque internazionali alle 15.45 da una donna soccorsa il 24 maggio da una nave della marina militare italiana e in seguito trasferita a bordo dell'Aquarius. La madre ha raccontato di aver trascorso un anno in Libia, di essere stata tenuta prigioniera e picchiata.

La situazione in Libia è estremamente pericolosa per rifugiati e migranti, che non hanno accesso alle cure mediche. La storia di questa donna dimostra l’importanza di Msf nel Mediterraneo e delle Ong, che non devono essere ostacolate o criminalizzate per le loro operazioni di soccorso in mare.

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In ricordo di Federico Aldrovandi

Dobbiamo continuare a ricordare e raccontare la verità per Federico Aldrovandi, il diciottenne ferrarese ucciso durante un controllo di polizia il 25 settembre 2005.

Tredici anni fa, tornando a casa da un concerto come tanti suoi coetanei fanno spesso, trovò la morte nella sua città, Ferrara, per mano delle percosse che quattro agenti di polizia gli infersero. Dopo numerose omissioni, nel 2012 i quattro poliziotti che avevano fermato Federico sono stati condannati definitivamente a 3 anni e 6 mesi di reclusione per eccesso colposo in omicidio colposo.

Ma il “lavoro” non è finito. Abbiamo visto quanto sia difficile vedere applicato un banale principio di giustizia. Abbiamo visto come la memoria di chi è rimasto vittima di abuso da parte delle forze dell’ordine venga colpita da affermazioni offensive e spesso diffamatorie.

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Il “Crescentone” sarà accessibile alle persone disabili

Il progetto prevede la realizzazione di due rampe semicircolari di accesso al “Crescentone” per le persone in situazione di disabilità, poste a metà dei lati lunghi.

Si tratta di uno dei luoghi più frequentati e visibili della nostra città ed è importante che sia accessibile a tutti i cittadini, anche alle persone disabili.

Il centro della nostra città ha una organizzazione medievale e ciò comporta inevitabilmente la presenza di vincoli rispetto alla mobilità. Occorre fare i conti con barriere architettoniche, ma anche sensoriali, culturali e informative. Come per tutti gli altri problemi, anche per la mobilità in centro è importante una rilevazione informativa su quali siano le problematiche che rendono difficile gli spostamenti, non solo delle persone con disabilità, ma di tutte le persone che, per motivi molto comuni, come l’anzianità, una temporanea inabilità, hanno una mobilità autonoma limitata.

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