Priorità alla scuola

Priorità alla scuolaQuesta mattina il presidente del Consiglio Conte è intervenuto alla Camera dei deputati per riferire sulle misure per contrastare la diffusione del Covid-19, che costringeranno il nostro Paese a varare entro mercoledì nuove restrizioni.

È giunto il momento, quindi, di nuove misure e nuove restrizioni, che probabilmente bisognava attuare già da qualche settimana, per evitare la pressione sul nostro sistema sanitario e non superare il limite della capacità di gestione ospedaliera.

In previsione di un nuovo lockdown (anche se parziale), credo che le priorità da salvare siano 3: la salute, la scuola e il lavoro che richiede una necessaria presenza fisica.

In molti paesi europei (Germania, Francia, Belgio, Gran Bretagna), nonostante il lockdown, le scuole rimangono aperte, perché sono il futuro dei nostri giovani. Anche il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha ricordato l'importanza dello sforzo per la riapertura delle scuole, chiuderle deve essere l'ultima misura a cui pensare.

Chiudere la scuola è una sconfitta per tutti, anche perché le scuole sono luoghi sicuri.

La priorità è garantire il diritto allo studio e naturalmente la tutela della sicurezza degli alunni e delle alunne.

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Ambiente, è online Chiara.eco, il portale per conoscere, collaborare e agire contro la crisi ecologica e climatica.

Ambiente, è online Chiara.ecoL'emergenza Covid-19 ha mostrato l'interconnessione e il legame tra esseri umani, animali e il loro ambiente condiviso. Un legame da curare con grande attenzione per garantire un futuro sano e sostenibile per tutti.

Palazzo d'Accursio, è stato esposto uno striscione verde con la scritta "Bologna dichiara l'emergenza climatica ed ecologica", per riconoscere l'urgenza della lotta al cambiamento climatico e l'impegno ad una transizione verso l'azzeramento progressivo del proprio impatto sul clima.

Gli impegni presi dal Comune di Bologna per attuare la dichiarazione di emergenza riguardano la trasparenza e l'informazione sui dati climatici e ambientali (www.chiara.eco), la neutralità climatica, la partecipazione dei cittadini attraverso la sperimentazione di assemblee cittadine e il Patto per il clima con la Città metropolitana e la Regione ER.

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Patrick Zaki resta in carcere in Egitto: occorre un impegno serio del Governo italiano

dall’iniziativa “Una sedia per Patrick Zaky” di SienambienteGentile Presidente,
sono trascorsi otto mesi dall'arresto dello studente dell’Università di Bologna Patrick Zaki, arrestato al Cairo lo scorso 7 febbraio.

È stato respinto l'ennesimo ricorso presentato contro il prolungamento della custodia cautelare in carcere. Le accuse a suo carico sono basate su post di Facebook che i suoi legali considerano false, reati che secondo Amnesty International rischiano di portare la detenzione fino a 25 anni.

26 Parlamentari europei italiani hanno scritto una lettera all’Ambasciatore italiano al Cairo, per chiedere un impegno deciso per il rilascio di Patrick Zaki, denunciando una lunga e ingiusta permanenza in carcere, nell’assenza delle minime garanzie giudiziarie.

Anche il Congresso Usa, in una lettera firmata da 55 democratici con l'aggiunta del senatore indipendente Bernie Sanders, chiede al governo del Cairo di "rilasciare immediatamente e incondizionatamente i prigionieri di coscienza ingiustamente detenuti per aver esercitato i loro diritti fondamentali". Deputati e senatori statunitensi chiedono al governo di Al-Sisi il rilascio di prigionieri di coscienza e di porre fine alle sistematiche violazioni dei diritti umani in Egitto.

Nella nostra città, Bologna, diventata casa per il giovane studente, il Sindaco Virginio Merola è tornato a chiedere il rispetto dei diritti umani e civili, con l'appoggio del Rettore dell'Università di Bologna.

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Question Time, chiarimenti sui contagi al liceo Righi

Al liceo Righi, undici studenti di una classe sono risultati positivi al Coronavirus e oggi due classi sono in quarantena obbligatoria a seguito delle disposizioni dell’Asl.

Il 2 ottobre sono intervenuto durante i lavori del Consiglio comunale, chiedendo, per limitare la diffusione del contagio nelle scuole, di usare la mascherina nelle scuole secondarie, così come indicato dal Comitato tecnico scientifico (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Protezione Civile, verbale n. 104 del 31 agosto 2020) che chiarisce come: "Nella scuola secondaria, anche considerando una trasmissibilità analoga a quella degli adulti, la mascherina potrà essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro, l'assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (es. canto) e in situazione epidemiologica di bassa circolazione virale come definita dalla autorità sanitaria".

Liceo Laura Bassi

C'è un documento ufficiale del CTS (di fine agosto), ripreso più volte da decreti e circolari ministeriali, in cui si chiarisce che la mascherina la puoi togliere al banco solo se sei in una condizione di bassa circolazione virale.

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Pandemia: aumentano nuovi poveri e bisogni

Rapporto Povertà della CaritasGentile Presidente,
il Rapporto Povertà della Caritas, nel periodo maggio-settembre 2020, sottolinea come l'incidenza dei "nuovi poveri" per effetto dell'emergenza Covid sia passata dal 31% al 45%: "quasi una persona su due che si rivolge alla Caritas lo fa per la prima volta". Tra le persone che chiedono aiuto alla Caritas, aumentano le famiglie con minori, le donne e i giovani, ma anche "tanti piccoli commercianti e lavoratori autonomi”.

Nel periodo di grave crisi che stiamo vivendo, sanitaria e sociale, l'impatto della pandemia sull'economia è enorme. Nel 2009, la contrazione del PIL è stata del 4,5%, oggi Eurostat stima una diminuzione al 14% del PIL a livello europeo, la più significativa dal dopoguerra ad oggi, e a fine anno si stima che la diminuzione sarà dell’8%, il doppio del 2009.

In tutta Europa, milioni di cittadini hanno perso il lavoro, persone che si sono ritrovate improvvisamente senza un reddito. Il meccanismo europeo SURE di sostegno al lavoro, dotato di 100 miliardi di euro, è una delle misure più importanti a livello europeo per rispondere a una crisi violenta, ma lo strumento più potente sarà il Next Generation EU (di 750 miliardi) e gli Stati europei saranno chiamati a preparare Piani ambiziosi di ripresa e resilienza.

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Priorità alla scuola?

Priorità alla scuola?

La scuola è il futuro, immediato e prossimo, della nostra città e del nostro Paese. La scuola deve essere la battaglia di tutti.

Credo siano state investite molte energie per la ripartenza della nostra scuola da parte di tutti. Penso alla nuova organizzazione per garantire sicurezza e al recupero di nuovi spazi. Ma le esperienze e le energie messe in campo per la riapertura delle nostre scuole purtroppo non sono ancora sufficienti a garantire la qualità della didattica e garantire il diritto allo studio, sancito dalla nostra Costituzione.

Mi rivolgo in particolare al Governo, al Ministro dell’Istruzione e all’Ufficio scolastico provinciale e regionale: le scuole stanno sospendendo le lezioni nelle classi non per casi di alunni o docenti risultati positivi al test Covid, non per mancanza di banchi o di spazi, ma semplicemente per mancanza di insegnanti. ll problema del blocco delle assunzioni e della mancata nomina dei supplenti da parte degli uffici scolastici provinciali sta mettendo in crisi l'avvio dell'anno scolastico in molte scuole, anche a Bologna.

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