Il mio voto per l'Europa e per Elisabetta Gualmini

Sabato 8 e domenica 9 giugno si vota per le Elezioni Europee.
Si tratta di un voto che deciderà il futuro dell'Unione Europea, fra l'opportunità di far avanzare il progetto di integrazione e solidarietà fra i 27 Stati membri o assistere impotenti alla crescita degli egoismi nazionalistici che ne ostacolano il percorso.

Gli eventi degli ultimi cinque anni sono stati caratterizzati da crisi e sfide imponenti, con risposte inedite da parte dell'UE. Dalla Brexit alla pandemia, dalla guerra in Ucraina al drammatico conflitto in Medio Oriente, dalla crisi energetica e inflazionistica ai cambiamenti climatici con alluvioni e siccità che hanno colpito anche la nostra regione, l'Emilia-Romagna. La risposta europea é stata, forse per la prima volta dopo tanti anni, aperta, solidale e innovativa.

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10 anni di impegno per una splendida città, Bologna

Con l’insediamento del nuovo Consiglio comunale, termina il mio impegno politico per la nostra bellissima città, Bologna, durato più di 10 anni.

È stato un privilegio, per il quale sarò sempre grato alla città di Bologna.

Il ruolo di Consigliere comunale è una responsabilità forte che ci prendiamo nei confronti di noi stessi e dei cittadini che ci danno la loro fiducia. Si tratta di un'opportunità che la società e le sue Istituzioni mi hanno donato e che ho cercato di onorare, impegnandomi per dare risposta a bisogni e problemi che riguardano la vita dei cittadini.

In questi anni, ho lavorato per realizzare il progetto “Bologna Città Inclusiva, approvato da Sindaco e Giunta, ma anche tante altre iniziative: partecipazione e trasparenza, welfare e inclusione, riqualificazione di aree abbandonate, ambiente e salute, educazione. Sul mio sito trovate tutti i numeri e i risultati raggiunti.

 

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La scuola riparte: tornano sui banchi 4 milioni di studenti, 115mila a Bologna

Gentile Presidente,
oggi lunedì 13 settembre, anche gli studenti di Bologna tornano sui banchi di scuola.

Un momento importante per i nostri ragazzi che avranno l'opportunità di tornare a incontrare i compagni di classe, di tornare a imparare in compagnia di maestri e docenti. Ma questo primo giorno di scuola è accompagnato anche dalla speranza di ritrovare la "normalità" e di non dover più tornare alla didattica a distanza.
Durante questi due anni di pandemia, la didattica a distanza ha consentito di tenere in vita nell’emergenza l’impegno formativo, ma sono anche aumentate diseguaglianze educative e sociali, come conseguenza della difficoltà di proseguire l'impegno di una didattica inclusiva e interculturale. Le esperienze e le energie messe in campo non devono certamente andare perse, ma è importante salvaguardare la “classe” come luogo fisico di relazioni tra studenti e insegnanti, valorizzando l'insegnamento e l'apprendimento.

Tornare alla scuola in presenza, mantenendo le condizioni di sicurezza, è quindi il primo obiettivo. Recuperare i ragazzi che hanno abbandonato le lezioni durante la pandemia è altrettanto importante, recuperando una risocializzazione anche psicologica dopo la lunga forzata assenza. La scuola deve ripartire e rimanere in presenza, perché l'educazione è il futuro, immediato e prossimo, della nostra società. Riguarda il futuro dei nostri ai giovani, forma i cittadini di domani, e, soprattutto oggi, è chiamata a ripristinare il principio di umanità presente in noi. Sono 4 milioni gli studenti che oggi in Italia tornano sui banchi, 616mila in Emilia-Romagna e 115mila a Bologna e provincia.

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A Bologna, più di 14mila cittadini hanno sottoscritto il Referendum per l’Eutanasia Legale

A Bologna, sono più di 14mila i cittadini che hanno sottoscritto il Referendum per l'Eutanasia Legale, promosso dall'Associazione Luca Coscioni. Più di 850mila sono le firme raccolte in Italia.

Bologna è città medaglia d'oro della Resistenza e oggi è anche la città di Patrick Zaki. È la prima città in Italia che, dopo aver dichiarato l'emergenza climatica con il voto del Consiglio Comunale nel settembre 2019, ha inserito a luglio 2021 le Assemblee cittadine nello Statuto comunale, per chiedere ai cittadini di affiancare gli eletti nel proporre soluzioni su temi di particolare rilevanza, come soluzioni per far fronte all'inquinamento e all'emergenza climatica.

La comunità bolognese chiede di partecipare alle decisioni politiche, soprattutto quando si tratta di difendere i diritti umani, e il Referendum Eutanasia Legale chiede una legge per tutelare chi è più fragile, in particolare le persone che soffrono e le loro famiglie. Il Referendum chiede una società eticamente matura, in grado di garantire il diritto di morire con dignità e senza inutili sofferenze.

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Riqualificazione urbana, nuova vita al Villaggio Portazza

 

 

Era chiuso da oltre trent'anni (1984) e oggi, finalmente, si avvia verso una nuova vita, ponendosi come modello di collaborazione e partecipazione per tutta Bologna. Dopo anni di lavoro, che mi ha visto personalmente coinvolto insieme a cittadini, associazioni, Quartiere Savena, Comune e Acer, grazie al patto di collaborazione reso possibile dal Regolamento per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani del Comune di Bologna e grazie alle risorse europee di REACT-EU, sarà possibile riqualificare e riaprire alla città gli spazi dell'ex centro civico in via Pieve di Cadore, dandogli finalmente il significato per cui era stato creato: favorire la socialità, creando nuovi modi di fare cultura e welfare.