Vent'anni dopo, in tanti, troppi, hanno dimenticato o, peggio ancora, evitato di ricordare, rimosso. Vent'anni fa, dal 19 al 22 luglio, a Genova andò in scena la pagina più nera della storia della democrazia italiana, una storia incompatibile con lo stato di diritto.
Sono passati vent’anni di ricostruzioni fasulle e, ancora oggi, resta il buco nero delle responsabilità politiche. Nessuno ha pagato per le violenze del G8 e molti sono stati invece promossi.
Grazie alle inchieste della magistratura, anche sulla morte di Carlo Giuliani, e alle centinaia di testimonianze, emerge chiaramente la strategia della tensione nella gestione del G8 di Genova e, quindi, le responsabilità della politica.
È importante ricordare Genova anche perché, oggi come allora, è necessario ripensare a un altro mondo possibile: serve una riflessione sulle conseguenze che ha avuto sul nostro presente la drammatica sottovalutazione delle domande poste dai movimenti nel 2001, con soluzioni che avrebbero potuto cambiare in meglio la vita delle persone e del mondo, se fossero state ascoltate: welfare, diritto alla salute, relazioni tra crisi climatica, pandemia e giustizia sociale.
Venerdì prossimo, 23 luglio, al Centro sociale VAG, verrà proiettato “In campo nemico”, la storia di Supporto Legale in un documentario diretto da Fabio Bianchini. Il film sarà inoltre disponibile in streaming su OpenDDB (Distribuzioni Dal Basso). È il risultato di 20 anni di impegno politico processuale e solidale del collettivo che da sempre ha seguito i processi del G8 per difendere tutti i manifestanti.