Situazione sede del Centro Documemtazione Handicap

"Con questa lettera vorremmo informarla della situazione di estrema difficoltà che sta vivendo la ns. associazione a seguito del forzato abbandono della sede di attività di via Legnano n.2 a Borgo Panigale.
Alcune settimane fa, a seguito di un sopralluogo del Settore manutenzione, l'immobile di proprietà comunale che ospita oltre che al CDH anche la biblioteca di quartiere, è stato dichiarato inagibile causa cedimenti nel solaio del primo piano. Le ex-Mazzini ormai da oltre 15 anni costituiscono un punto di riferimento per il mondo del sociale bolognese sui temi dell'informazione, formazione e documentazione e al loro interno viene anche gestita una biblioteca di rilevanza nazionale specializzata su handicap e terzo settore..."
 
Era il 17 ottobre 2012... sabato 29 marzo 2014 siamo tutti invitati all'inaugurazione della nuova sede del Centro Documentazione Handicap :-), insieme agli operatori (circa 30 persone) che quotidianamente promuovono attività al servizio di tutta la cittadinanza di Bologna e che oggi riaprono al pubblico!

http://web.accaparlante.it/node/30225

A Bologna la prima cooperativa in Italia di cittadini-coltivatori-biologici

Il Comune di Bologna è proprietario di 552mila mq di terreno agricolo, 55,2 ha.
Possiamo valorizzare queste aree rurali e verdi, con azioni di ripristino ambientale?

Arvaia (“pisello” in dialetto bolognese) è una cooperativa di cittadini e contadini nata nel febbraio del 2013 alle porte di Bologna (www.arvaia.it) ed è la prima esperienza in Italia sul modello dei CSA (Community Supported Agricolture, agricoltura sostenuta dalla comunità), associazioni di cittadini presenti in Europa e nel mondo che si fanno attori nella produzione sostenibile di cibo.

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Nuova vita a spazi abbandonati

Diamo vita a spazi abbandonati, riqualificando aree dismesse della città.

L'esperienza innovativa del centro culturale Senza Filtro (http://www.planimetrieculturali.org) ha permesso di riqualificare un'area dismessa, con pratiche di riuso temporaneo rivolte alla partecipazione dei cittadini.

Nel Comune di Bologna ci stiamo impegnando per la valorizzazione temporanea di immobili e per una legge regionale che preveda il riuso di spazi abbandonati per progetti legati a cultura e sociale.

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“Comunicare in Comune”

È uno dei doveri di chi ha responsabilità pubblica informare i cittadini delle attività realizzate dal Comune, dei servizi attivati e condividere le priorità e le politiche locali . Può sembrare oneroso e propagandistico se viene proposto come evento straordinario, diventa invece fondamentale per la partecipazione democratica dei cittadini se costituisce un’attività costante di informazione e comunicazione.

Questo dovere di informazione deve essere realizzato mantenendo al tempo stesso l’obiettivo del contenimento della spesa.

Un’idea alternativa alla mera stampa dell'opuscolo di metà mandato potrebbe partire dall’identificazione di luoghi pubblici della città, per consegnare la documentazione cartacea direttamente ai cittadini o per presentare periodicamente alcuni servizi rivolti ai cittadini; si può inoltre costruire un sistema di newsletter personalizzabile in modo che il cittadino possa scegliere su quali argomenti, attività, servizi essere informato.

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Il Consiglio comunale serve ancora?

Una risposta a Olivio Romanini a proposito del  ruolo possibile del Consiglio comunale

Caro Olivio, il tuo articolo un pò provocatoriamente apre una giusta riflessione sul ruolo, l’organizzazione e l’effettiva rilevanza dei consiglieri comunali. Apre in particolare una riflessione sul modo e sulla qualità dell’azione politica a livello locale, in particolare dei 37 consiglieri eletti.

Come può il Consiglio comunale  influenzare la vita reale dei cittadini bolognesi?

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