Gentile Presidente, intervengo per presentare un Ordine del Giorno che chiede il conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Bologna a Domenico Lucano, sindaco di Riace e simbolo di un’esperienza che ha dimostrato come le migrazioni possano essere una risorsa per il rilancio e la rinascita delle comunità locali.
L’esperienza di Riace, nata nel 2001 e costruita giorno dopo giorno faticosamente, è riuscita a rigenerare una comunità a rischio spopolamento - come tante altre realtà dei piccoli Comuni d’Italia - nella quale convivono donne e uomini dalle storie e provenienze diverse.
Bologna ha convertito tutti i progetti di accoglienza in Sprar, in progetti di accoglienza ordinaria gestiti direttamente dal Comune, che non forniscono solo vitto e alloggio, ma accompagnano il richiedente asilo in un percorso d’inclusione, fatto di apprendimento della lingua italiana e formazione professionale. A Bologna è presente anche il progetto Vesta con l’esperienza di accoglienza diffusa in famiglia, un servizio attraverso cui le famiglie e i singoli cittadini possono attivarsi in prima persona accogliendo rifugiati nelle proprie case. Abbiamo anche l’esperienza che vede coinvolte più di 100 famiglie in attuazione della legge Zampa sui tutor da affiancare ai minori stranieri non accompagnati (Msna).
L’Italia in questi anni ha fatto passi da gigante per adeguare il suo sistema di accoglienza agli standard e alle norme europee e per uscire da un modello di gestione solo emergenziale del fenomeno migratorio. Nel “vecchio” sistema dei Centri di Accoglienza Straordinaria (Cas), invece, le strutture sono gestite da privati, che ricevono i finanziamenti direttamente dal Ministero dell’Interno, e di solito concentrano i richiedenti asilo in grandi strutture, con bassi standard di accoglienza e senza nessun controllo delle spese.
Nonostante questo, con l’approvazione del decreto immigrazione e sicurezza, il Governo vuole bloccare la realizzazione dell’unico sistema che funziona e che crea integrazione, un sistema di accoglienza capace, come riconosciuto in tutta Europa, di garantire integrazione sociale e culturale ai tanti in fuga da guerre e condizioni di vita disumane. Il decreto immigrazione demolisce il diritto d’asilo e smantella il sistema pubblico di accoglienza, togliendo diritti a centinaia di migliaia di persone che in pochi giorni si troveranno per strada senza permesso di soggiorno. Avrà conseguenze drammatiche per i migranti e scaricherà sui territori costi, disagio e tensione sociale.
Il decreto "sicurezza" butterà per strada 20mila persone in Italia, più di 1.000 solo a Bologna.
Credo importante approvare oggi l’Ordine del giorno che chiede di riconoscere la cittadinanza al Sindaco di Riace Mimmo Lucano. Riace è un esempio da tutelare e far proseguire, un’esperienza di integrazione possibile. Dopo Firenze, anche Bologna insieme a tante altre città italiane può decidere di “resistere” e di lavorare per creare una rete di solidarietà insieme alle città, associazioni e esperienze attive che lavorano tutti i giorni per l’integrazione e l’inclusione.
Oggi possiamo trasformare la solidarietà espressa in qualcosa di concreto, con un gesto civile di grande importanza: dare la cittadinanza onoraria della città di Bologna.
Non solo Riace, anche Bologna è una città solidale che resiste.
Cittadinanza onoraria del Comune di Bologna a Mimmo Lucano - L'Ordine del Giorno