Presentazione
La legge sulla cittadinanza per i figli nati e cresciuti in Italia da genitori stranieri è ferma in Parlamento da troppo tempo. I ritardi sono della politica e del Parlamento (sono più di 8.000 gli emendamenti presentati dalla Lega Nord).
Il testo della legge, che è stato approvato dalla Camera dei Deputati alla fine del 2015, sarà finalmente discusso in Senato il 15 giugno.
Parliamo di un disagio che riguarda oltre 700.000 giovani che sono nati in Italia, si sentono Italiani e a cui noi con ostacoli e cavilli ogni giorno ricordiamo di non essere italiani e di non essere graditi, nonostante rappresentino insieme ai nostri figli il futuro economico e sociale del nostro paese. Nessun approccio ideologico o buonismo di sorta, ma solo una decisione pragmatica che ci porta a cercare una soluzione alle nuove esigenze che la società ci pone davanti.
Abbiamo bisogno della nuova legge per riconoscere i diritti a persone che devono poter far parte a pieno titolo del paese e della città in cui sono nati. E dobbiamo dire che per noi non ci sono differenze.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Considerato che:
- che la Convenzione europea sulla nazionalità del 6 novembre 1997 prevede che lo Stato faciliti nel suo diritto interno l’acquisto della cittadinanza per le “persone nate sul territorio e ivi domiciliate legalmente”;
- che nel riparto delle competenze tra l’Unione europea e gli Stati membri, la competenza in materia di attribuzione della cittadinanza nazionale spetta agli Stati membri che con il riconoscimento della cittadinanza nazionale si acquista automaticamente la cittadinanza europea e lo statuto dei diritti ad essa collegati, tra cui la libera circolazione ed il diritto di soggiorno;
- che il riconoscimento della cittadinanza italiana è un atto fondamentale dello Stato per favorire, consolidare e rafforzare il percorso di integrazione e radicamento delle persone di origine straniera che stabilmente vi abitano e intendono, con pari diritti e doveri, partecipare alla vita culturale e socio-politica del Paese;
- che per promuovere il pieno inserimento nella nostra comunità dei giovani stranieri nati in Italia, occorre che siano loro riconosciuti i diritti e i doveri di un cittadino italiano perché possano essere protagonisti positivi della costruzione della società in cui vivono.
INVITA
il Parlamento a discutere ed approvare con urgenza la proposta di legge sulla cittadinanza per i figli nati in Italia da genitori stranieri, dopo un periodo di residenza legale e continuativa ovvero dopo il completamento di uno o più cicli di studio, in modo da riuscire ad intercettare i cambiamenti demografici in atto nel nostro Paese.