Presentazione
Nel mandato precedente ho lavorato per l’approvazione delle “clausole sociali” negli appalti pubblici, per dare una risposta concreta a persone in situazione di fragilità occupazionale. La prima applicazione nel 2014, in occasione del bando per la manutenzione del verde pubblico per un valore di circa 42 ML di euro.
Oggi il Consiglio comunale ha approvato un mio nuovo Ordine del Giorno perché le “clausole sociali” devono diventare la normalità. L’obiettivo è costruire a Bologna un nuovo welfare che sia un vantaggio per tutti, soprattutto per chi è più debole.
ORDINE DEL GIORNO PER CHIEDERE ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI FAVORIRE L'INSERIMENTO LAVORATIVO DI PERSONE IN CONDIZIONE DI SVANTAGGIO, COSTRUENDO UN SISTEMA DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA,
IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso che:
- gli appalti pubblici svolgono un ruolo fondamentale nella strategia “Europa 2020”, in quanto costituiscono uno degli strumenti del mercato necessari alla realizzazione di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, e, contemporaneamente, garantiscono l'uso più efficiente possibile dei finanziamenti pubblici;
- gli enti pubblici possono utilizzare il loro potere di acquisto per ottenere lavori, beni e servizi che promuovano l'innovazione, rispettino l'ambiente e contrastino il cambiamento climatico, migliorando l'occupazione, la salute pubblica e le condizioni sociali;
- la condizione di fragilità occupazionale riguarda fasce sempre più ampie della popolazione per cui, alle categorie di persone tradizionalmente più deboli nell'ingresso del mercato del lavoro, si vanno ad aggiungere i lavoratori ultra-cinquantenni, i disoccupati di lungo periodo, gli adulti soli con figli a carico;
Considerato che:
- il contesto socio-economico, reso sempre più instabile dalla crisi economica in corso, richiama ad un impegno collettivo della comunità per garantire condizioni di vita dignitose, promuovendo in primo luogo il diritto al lavoro;
- gli enti locali sono chiamati, da un lato, a promuovere la responsabilità sociale d'impresa delle aziende del territorio, dall'altro, ad agire in modo diretto, dando un chiaro indirizzo sociale alla spesa pubblica per promuovere lo sviluppo di appalti pubblici socialmente responsabili, per uno sviluppo sostenibile del proprio territorio dal punto di vista sociale ed ambientale;
Vista:
- la Delibera di Giunta del Comune di Bologna n. 471/2013 “Approvazione del regolamento tipo delle procedure contrattuali per l'inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio”;
- la Delibera di Giunta del Comune di Bologna n. 262/2014 “Adesione del Comune di Bologna all’iniziativa della Provincia di Bologna di istituire un Albo Metropolitano delle Aziende Inclusive”;
- la sottoscrizione il 6 luglio 2015 del nuovo Protocollo di intesa in materia di appalti di lavori, forniture e servizi tra il Comune di Bologna, le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e Alleanza delle Cooperative Italiane, Confcommercio, Unindustria, CNA, Confartigianato, ANCE Bologna;
- la Delibera di Giunta della Regione Emilia-Romagna n. 969/2016 “Adozione delle linee guida regionali sull'affidamento dei servizi alla cooperazione sociale”;
Ritenuto che:
- l’adozione di tali misure si configura quale intervento strategico di politica attiva del lavoro, che consente di adottare misure di sostegno a carattere non assistenziale, senza aumentare la spesa pubblica;
- si tratti di progettualità estremamente innovative che possono contribuire alla costruzione di un modello organizzativo e di sviluppo locale che sia in grado di favorire l’inclusione socio-lavorativa di fasce deboli;
- l'accesso al mercato del lavoro di persone che spesso sono a carico dei servizi sociali territoriali consente la piena valorizzazione del capitale umano e sociale di tutta la comunità e rappresenta la migliore soluzione in termini di rapporto costi/benefici per la collettività;
Considerato inoltre che:
- il Comune di Bologna, in attuazione della Delibera di Giunta n. 471/2013, deve destinare una quota minima pari a una percentuale di almeno il 5% dell'importo complessivo annuo per la spesa per appalti sia di forniture di beni sia di servizi;
- la prima applicazione delle cosiddette “clausole sociali” è avvenuta nel 2014 in occasione del bando quinquennale per la manutenzione del verde pubblico, per un valore di circa 42 milioni di euro;
- la Giunta annualmente deve determinare tale percentuale di stanziamento con l'approvazione dello schema di bilancio di previsione e con l'approvazione del Piano Esecutivo di Gestione;
IMPEGNA LA GIUNTA
- a valutare annualmente, con il Consiglio comunale tramite le Commissioni competenti, l’attuazione del “Regolamento delle procedure contrattuali per l'inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio”, prevedendo adeguati strumenti di monitoraggio per rilevare eventuali criticità, volumi di affidamento, la riserva applicata, il numero e la tipologia di persone in condizione di svantaggio inserite;
- a predisporre e presentare un report annuale pubblico che specifichi le risorse impiegate, i progetti avviati e l'andamento degli stessi, gli esiti dei monitoraggi effettuati e lo stato di applicazione del nuovo “Regolamento”, con i dati riferiti alle politiche di inserimento lavorativo dei soggetti in condizione di svantaggio, includendo anche le società e gli enti partecipati del Comune di Bologna.