ORDINE DEL GIORNO PER CHIEDERE ALLA GIUNTA DI REALIZZARE UN PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE DALL'AMIANTO
IL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA
Premesso che:
- la Legge 27 marzo 1992 n. 257 “Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto” affronta le problematiche connesse alla rimozione e smaltimento dell’amianto: la tutela contrattuale dei lavoratori, i limiti ed il controllo delle emissioni, l’imballaggio, l’etichettatura e lo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto;
- il D.M. 06/09/94, che riporta le “Normative e metodologie tecniche relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto”, è lo strumento normativo che fornisce indicazioni per la gestione ed il mantenimento in sicurezza dei manufatti contenenti amianto;
- il D.Lgs. 81/2008 fornisce le indicazioni sulla protezione dai rischi connessi all'esposizione all'amianto;
- le Linee Guida della Regione Emilia-Romagna per la “Valutazione dello stato di conservazione delle Coperture in Cemento-Amianto e per la Valutazione del rischio”, sono uno strumento per semplificare ed uniformare il giudizio sullo stato di conservazione delle coperture, sulla valutazione del rischio per la salute e per fornire indicazioni sulle azioni conseguenti da adottare;
- con la delibera di Giunta regionale n.866 del 20 giugno 2011 è stata approvata la proposta all’Assemblea Legislativa “Piano di Azione Ambientale per un Futuro Sostenibile 2011/2013”;
- con deliberazione di Giunta regionale n.513 del 23 aprile 2012 sono state approvate le prime linee ed indirizzi per i Progetti Regionali e le azioni che si ritiene utile attivare in maniera omogenea sull’intero territorio regionale per la loro specificità ed attualità rispetto alla situazione ambientale emergente, ovvero per il loro carattere innovativo e sperimentale;
- il Report del Comune di Bologna per il triennio 2007-2009 fornisce indicazioni utili per l'attività di bonifica da amianto;
- il Comune inoltra le segnalazioni da parte di cittadini o di altri soggetti all’Azienda USL, che provvede alle verifiche tecniche sui materiali che possono contenere amianto, in quanto organo tecnico a cui spetta la sorveglianza e la valutazione del rischio sanitario;
- il Comune provvede inoltre all’emissione di ordinanze sulla base di quanto prescritto da parte dell’Azienda USL per richiedere: la verifica della presenza di materiali contenenti amianto; la valutazione dello stato di conservazione ai sensi del DM 6 settembre 1994 e delle linee guida elaborate dalla Regione Emilia Romagna; la bonifica dei materiali contenenti amianto nel caso sia accertato il rilascio di fibre nell’ambiente che costituisce un rischio per la salute delle persone.
Considerato che:
- l’amianto è in grado di provocare gravi patologie a carico dell'apparato respiratorio, pertanto, a causa dei possibili effetti sulla salute, l'amianto è stato vietato nel nostro Paese a partire dal 1992 ed è necessario procedere alla bonifica dei materiali;
- il Comune di Bologna ha in corso da tempo la mappatura della presenza di amianto sul territorio ed ha avviato il progetto esecutivo del PAES denominato "I tetti di Bologna: dall'amianto al fotovoltaico", insieme a CNA e Unindustria;
- l’Amministrazione comunale intende sostenere i progetti di rimozione e smaltimento amianto negli edifici pubblici e privati;
- gli studenti del Liceo delle Scienze Sociali Laura Bassi di Bologna, durante i lavori della VIII Commissione consiliare “Territorio e Ambiente” svolta il 9 aprile 2013, hanno presentato un progetto di ricerca azione “Se solo i petali volassero-AMIANTO MAI PIÙ” sugli effetti e sulla storia dell'amianto, soprattutto rispetto alle implicazioni sociali, esistenziali, economiche e ambientali, ma anche per realizzare occasioni di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza.
IMPEGNA SINDACO E GIUNTA
A sostenere i progetti di rimozione e smaltimento dell'amianto negli edifici di proprietà pubblica e privata, attraverso il coinvolgimento attivo di cittadini, associazioni e imprese nell'attività di bonifica.
A invitare l'Amministrazione Regionale a regolare con apposita legge le azioni sotto citate nel Piano Comunale di Protezione dell'Amianto, appositamente integrate con azioni di formazione degli operatori, in cui siano previsti anche provvedimenti sanzionatori.
A realizzare un PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE DALL'AMIANTO, attraverso:
- un piano di comunicazione per sensibilizzare al rischio amianto nella società e specialmente nelle scuole, così da promuovere atteggiamenti e comportamenti responsabili nella bonifica dell’amianto sul territorio;
- il coinvolgimento e la formazione della rete dei Medici di famiglia e medici del lavoro, così da costruire un sistema di controllo e prevenzione sanitaria, in collaborazione con l'Ausl di Bologna;
- il potenziamento delle strutture di controllo e vigilanza, anche con l'ausilio della Polizia Municipale, Arpa e altre strutture di controllo territoriale (associazioni, scuole, etc.);
- l'impegno a continuare nella costruzione di un progetto complessivo di mappatura delle coperture a sospetta presenza di cemento-amianto tramite strumento da definire (es. "Google Maps" ) e successivo monitoraggio quali-quantitativo da parte del Comune di Bologna con progressivo aggiornamento del database; anche valutando la possibilità di utilizzo di moderne tecnologie che possono permettere di realizzare progetti di mappatura (individuazione) e censimento (identificazione delle coordinate geografiche e misura dell'area) delle coperture in materiali contenenti amianto (MCA);
- un portale amianto e l'attivazione di un Numero Verde per la segnalazione di abbandoni o rimozioni abusive d’amianto, realizzando al contempo un database tra Comune e organi di controllo (Arpa, Ausl, Polizia Municipale, etc.) che permetta di conoscere in tempo reale dove e chi sta svolgendo attività di bonifica;
- una tempistica per una progressiva ma definitiva eliminazione delle coperture in cemento amianto dal territorio cittadino, entro al massimo 15 anni, così come richiesto anche dalla risoluzione del Parlamento Europeo del 14 marzo 2013 che esorta a effettuare una valutazione di impatto e un'analisi dei costi e dei benefici in relazione alla possibilità di mettere a punto, entro il 2028, piani d'azione per la rimozione sicura dell'amianto dagli edifici pubblici e dagli edifici in cui si prestano servizi che prevedono l'accesso regolare del pubblico, nonché a fornire informazioni e orientamenti nell'ottica di incoraggiare i privati a sottoporre le proprie abitazioni a controlli e valutazioni dei rischi efficaci in relazione alla presenza di materiali contenenti amianto;
- uno Sportello Amianto Comunale, uno sportello informativo e operativo specifico così da offrire a cittadini, associazioni e imprese, consulenza, informazioni per l’auto-rimozione sicura di piccole superfici di cemento-amianto, modalità di confinamento, ritiro a domicilio, etc;
- la valutazione della fattibilità tecnico economica connessa al ritiro di piccole quantità di cemento amianto, a carico del soggetto gestore dei rifiuti urbani, a patto che siano garantite le procedure di sicurezza per lo smontaggio e il trasporto;
- l'emanazione di un'Ordinanza comunale per ricevere presso lo Sportello Amianto Comunale le segnalazioni sulla presenza di M.C.A. (Manufatti Contenenti Amianto) nelle proprie aziende, proprietà e/o pertinenze (abitazione, condominio e/o altra proprietà pubblica o privata);
- la presenza di specifici indicatori in grado di monitorare la rimozione dell'amianto all'interno del bilancio ambientale elaborato dal Settore Ambiente con il 2014;
- la possibilità di valutare se costituirsi parte civile nei procedimenti penali in caso di decessi significativamente numerosi asbesto-correlati.