La scorsa settimana, il Consiglio d'Europa si è espresso sulla situazione dei detenuti, sottolineando l’urgenza di proteggere i loro diritti durante la pandemia. L'esplosione del Covid-19 ha reso infatti esplosiva una situazione già drammatica e i provvedimenti promossi dal Governo sono ancora insufficienti.
Rappresentanti dell'avvocatura, magistrati di sorveglianza, garanti dei detenuti, sindacati dei lavoratori della polizia penitenziaria, oltre a presidenti emeriti della Corte costituzionale e lo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, chiedono di intervenire perchè le condizioni di vita nelle carceri e la prossimità tra i detenuti sono fattori che possono agevolare il contagio fino a portare alla morte (come accaduto a Bologna), mentre dovremmo tutti riflettere sull'importanza del rispetto costituzionale del "fine rieducativo della pena".