Gentile Presidente, anche il Parlamento europeo, chiede all'Italia di garantire i diritti delle persone private della libertà personale e combattere il sovraffollamento nelle carceri. Lo testimoniano anche le numerose sentenze di condanna inflitte all'Italia dalla Corte europea dei diritti dell'uomo per la mancanza di "spazio vitale" nelle celle, i trattamenti "inumani e degradanti" cui i carcerati sono spesso sottoposti, i tempi della giustizia penale, il numero di detenuti in attesa di giudizio.

La scorsa settimana, il Consiglio d'Europa si è espresso sulla situazione dei detenuti, sottolineando l’urgenza di proteggere i loro diritti durante la pandemia. L'esplosione del Covid-19 ha reso infatti esplosiva una situazione già drammatica e i provvedimenti promossi dal Governo sono ancora insufficienti.

Rappresentanti dell'avvocatura, magistrati di sorveglianza, garanti dei detenuti, sindacati dei lavoratori della polizia penitenziaria, oltre a presidenti emeriti della Corte costituzionale e lo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, chiedono di intervenire perchè le condizioni di vita nelle carceri e la prossimità tra i detenuti sono fattori che possono agevolare il contagio fino a portare alla morte (come accaduto a Bologna), mentre dovremmo tutti riflettere sull'importanza del rispetto costituzionale del "fine rieducativo della pena".

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In questi anni mi sono battuto per inserire le “clausole sociali” negli appalti pubblici: una percentuale di spesa di almeno il 5% di tutti gli investimenti di Palazzo d'Accursio deve dare una risposta concreta a persone in situazione di fragilità occupazionale (disabili, ultra-cinquantenni, disoccupati di lungo periodo, etc.).

Grazie alle clausole sociali, tra il 2014 e il 2017, con il bando per la manutenzione del verde pubblico sono stati assunti 125 lavoratori in situazione di svantaggio.

Oggi il Consiglio comunale ha approvato un mio nuovo Ordine del giorno per confermare le “clausole sociali” nel verde pubblico, ma anche nella manutenzione delle strade e per la gestione dei rifiuti di Hera. Bologna è una città inclusiva se sostiene chi è più debole e senza lavoro.

Qui trovate l'Ordine del Giorno

 


L’amianto è un killer silenzioso che ha invaso le nostre città e che continua a fare vittime, nonostante sia stato messo al bando nel 1992. A Bologna, grazie a un mio ordine del giorno in Consiglio comunale, abbiamo approvato un piano comunale per liberare la nostra città dall’amianto entro il 2028, ma ci sono quasi 1.300 edifici ancora da bonificare. Se vogliamo raggiungere l'obiettivo "zero amianto", serve uno sforzo maggiore e oggi il Consiglio comunale ha approvato un mio nuovo Ordine del giorno per chidere di eliminare l’amianto da 14 immobili di proprietà comunale entro il 2021!

 

Qui trovate l'Ordine del Giorno

 

Gentile Presidente, intervengo per presentare un Ordine del Giorno che chiede il conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Bologna a Domenico Lucano, sindaco di Riace e simbolo di un’esperienza che ha dimostrato come le migrazioni possano essere una risorsa per il rilancio e la rinascita delle comunità locali.

L’esperienza di Riace, nata nel 2001 e costruita giorno dopo giorno faticosamente, è riuscita a rigenerare una comunità a rischio spopolamento - come tante altre realtà dei piccoli Comuni d’Italia - nella quale convivono donne e uomini dalle storie e provenienze diverse.

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Acquarius non può attraccare ad un porto italiano. Il nostro Ministero degli Interni ha deciso così: restano a bordo 629 migranti, dei quali 126 sono minori non accompagnati, 11 bambini e bambine, e 7 donne incinte. Lo aveva detto e lo fa: “è finita la pacchia”. A chi conviene alimentare un clima di odio e strumentalizzare il problema dei migranti?

Gentile Presidente, la Senatrice Liliana Segre, solo pochi giorni fa, ha ricordato che «La democrazia si perde piano piano, nell’indifferenza generale, perché fa comodo non schierarsi, e c’è chi grida più forte e tutti dicono: ci pensa lui». La Senatrice, deportata da Milano al campo di concentramento nazista di Auschwitz e Birkenau, ha visto «Le parole d’odio trasformarsi in dittatura. E poi in sterminio».

Solo pochi giorni fa, era il 26 maggio, nasceva a bordo della Aquarius, la nave di Medici Senza Frontiere (Msf) e Sos Mediterranee, il piccolo “Miracle”. La madre ha raccontato di aver trascorso un anno in Libia, di essere stata tenuta prigioniera e picchiata.

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Rilasciare immediatamente Ahed Tamimi

Il Consiglio comunale di Bologna ha approvato l’Ordine del Giorno presentato dal Consigliere comunale Francesco Errani per l’immediata liberazione di Ahed Al-Tamini, la ragazza palestinese di 16 anni arrestata per aver tirato uno schiaffo a due militari israeliani, dopo che suo cugino di quindici anni era stato ferito gravemente da una pallottola e portato in coma all’ospedale.

Ahed e la sua famiglia vivono nel villaggio di Nabi Saleh. La protesta e resistenza non violenta di Nabi Saleh si è caratterizzata per la forte presenza di donne e giovani. Ahed sarà giudicata da un tribunale militare. Dal 1967 sono stati più di 800 mila i palestinesi incarcerati per motivi politici e attualmente sono circa 400 i minori incarcerati.

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