"Rivolta Pride": approvare la legge Zan contro l'omofobia
30mila persone hanno sfilato sabato pomeriggio per le vie di Bologna per il “Rivolta Pride”, per chiedere molto di più del Ddl Zan, contro la violenza che colpisce le vite di persone lgbtqia+. Una festa, ma anche una manifestazione politica che ha invaso Bologna di colori, da Villa Angeletti ai Giardini Margherita.
Proprio in questi giorni, anche Italia Viva come la Lega, chiede di modificare il Ddl Zan. Dopo aver approvato le unioni civili e aver approvato il Ddl Zan alla Camera come sintesi condivisa di diverse proposte compresa quella di Italia Viva, rifare tutto significherebbe affossare la legge, il cui iter va avanti oramai da troppi mesi.
L'Italia è l'unico tra i paesi fondatori dell'UE senza una legge contro i crimini d'odio, una legge che deve combattere discriminazioni e bullismo.
Il Ddl Zan punta a contrastare reati di razzismo, estendendo le pene anche a chi istiga alla violenza omofobica, ma vuole anche a diffondere una cultura della tolleranza, in particolare viene istituita una data italiana, il 17 maggio, quale "Giornata nazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia".
Gentile Presidente, il Ddl Zan è una legge che estende nuovi diritti e promuove progetti anche nelle scuole contro le discriminazioni, per attuare il principio di parità di trattamento tra le persone, indipendentemente dal colore della pelle o dall'orientamento sessuale.
L'Italia è uno Stato laico che non discrimina, ora bisogna dimostrarlo. Dopo l'approvazione alla Camera, il Ddl Zan si è arenato in commissione al Senato: diamo la possibilità ai senatori di votare la legge in Parlamento, senza modifiche.