La disabilità non è un problema di categoria
Gentile Presidente,
in questi giorni si è aperto un giusto dibattito sull’equilibrio di genere nella composizione del nuovo Governo presieduto da Mario Draghi, su 23 ministri solo 8 sono donne. È un tema che richiede una riflessione critica, perché non vengono considerate le competenza delle donne nel Paese e la giusta rappresentanza nelle sue istituzioni.
Così come sull’equilibrio di genere, desidero segnalare anche un'altra preoccupazione su un tema che credo meriti attenzione e che rischia purtroppo di far fare al nostro Paese passi indietro.
L'istituzione di un Ministero della disabilità, voluto e assegnato alla Lega, rischia di perdere il riferimento dell'inclusione e di tornare alla violenza della separazione delle scuole e degli istituti speciali. Credo che un Ministero della “categoria” della disabilità sia inutile e dannoso.
Occorre invece lavorare per costruire contesti inclusivi, in grado di valorizzare le risorse costituite da tutte le persone, comprese gli uomini e le donne in situazione di disabilità.
La disabilità non può essere considerata solo in riferimento alle politiche assistenziali, ma ad un contesto di tutela dei diritti che investe la politica e l'amministrazione a tutti i livelli. Si tratta di riconoscere il diritto alla costruzione di progetti di vita autonoma, dalla mobilità al sostegno economico, dall’inclusione scolastica all'inserimento lavorativo.
Sono tutti aspetti che contribuiscono a dare la misura della qualità democratica di un Paese. Un Ministro specifico alla disabilità rischia di escludere invece di includere.
La Convenzione Onu si fonda sul riconoscimento che le persone in situazione di disabilità non godono di diritti “speciali”, diversi da quelli delle altre persone, e impone di assumere tutte le misure necessarie a garantire il pieno esercizio di tali diritti. Sono obiettivi raggiungibili grazie a politiche inclusive dei diversi Ministeri, non di un Ministro specifico.
L’approccio corretto alla disabilità è quello del mainstreaming, non di politiche specifiche, perché si tratta di un tema trasversale che richiede un dialogo tra le diverse politiche. Il tema disabilità deve essere in tutti i Ministeri, altrimenti si creano riserve indiane.
Segnalati questi problemi che ritengo meritino attenzione, auguro comunque buon lavoro al “nuovo” governo Draghi che dovrà operare in un contesto difficile, che richiede impegno e coraggio per affrontare le sfide che abbiamo di fronte.