Priorità alla scuola
L'immagine di chi non s'arrende sono studenti, insegnanti e genitori che sabato 5 dicembre 2020, con il comitato Priorità alla scuola, hanno portato doni davanti alla sede della Regione Emilia-Romagna, per regalare la scuola a Natale: uno zaino, un astuccio, un quaderno.
La richiesta è di ripristinare "il diritto all'istruzione, non garantito dalla didattica a distanza".
In Italia, ancora una volta, si riapre tutto ma non la scuola, mentre in tutta Europa i paesi europei hanno continuato a garantire la didattica in presenza, nonostante il Coronavirus.
Le nostre scuole sono sicure. Lo ha dichiarato il Commissario straordinario Domenico Arcuri, e lo hanno ricordato sia il Coordinatore del Comitato tecnico scientifico nazionale che direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell'Ausl di Bologna Paolo Pandolfi, quando hanno ribadito che la scuola non risulta faccia crescere i contagi, ma è uno dei luoghi più protetti.
Chiudere la scuola è una stata sconfitta, come anche continuare a rimandare l'apertura.
Come amministratori, dobbiamo dare priorità all'educazione, costruendo soluzioni per tenere aperte le nostre scuola: differenziando gli orari, organizzando turni la mattina e il pomeriggio, aumentando la possibilità per le persone di lavorare da casa, potenziando il trasporto pubblico.
Le scuole hanno un ruolo essenziale nell'organizzazione sociale e per lo sviluppo del Paese. La riapertura delle scuole deve essere priorità della politica, non solo di genitori e studenti.