Lo Stato deve pretendere la verità per Giulio Regeni
La ricerca di un’identità comune per il nuovo governo M5s-Pd passerà anche attraverso scelte forti e simboliche. C’è una questione, aperta da quasi quattro anni, sulla quale si può e si deve in fretta dimostrare un cambio di passo. Non è una sfida “contro” ma “per”, qualcuno e qualcosa. È la ricerca della verità per Giulio Regeni.
Tra poco più di un mese, il prossimo 25 gennaio, saranno passati quattro anni dalla scomparsa del ricercatore italiano, torturato e ucciso in Egitto. Giulio Regeni aveva 28 anni ed era un dottorando dell’Università di Cambridge. L'omicidio del giovane ricercatore italiano non deve essere dimenticato. Il Comune di Bologna ha esposto uno striscione per Giulio Regeni a Palazzo D’Accursio.
È importante continuare a chiedere con forza ai governi egiziano e italiano, e all’Unione Europea, di far luce sull’uccisione di Giulio Regeni. Il Presidente della Camera Roberto Fico ha chiesto al Presidente dell'Egitto la verità e oggi esiste Regenifiles, una piattaforma dove chiunque, in modo anonimo e sicuro, può inviare informazioni o documenti utili all’accertamento della verità sull’omicidio di Giulio Regeni.
Il nuovo governo M5s-Pd deve dimostrare di essere determinato ad arrivare alla verità: lo dobbiamo alla famiglia di Giulio, ai suoi amici e colleghi che da ogni parte del mondo chiedono verità. Lo dobbiamo a tutti noi e alla nostra dignità.