“Io accolgo”: anche a Bologna la raccolta di firme per chiedere di abrogare i decreti sicurezza
“Io accolgo”: anche a Bologna la raccolta di firme per chiedere di abrogare i decreti sicurezza
La campagna "Io accolgo" arriva anche a Bologna con la raccolta di firme a sostegno della petizione per contrastare le politiche in materia di immigrazione. L’obiettivo è di sensibilizzare i cittadini e chiedere al Governo e al Parlamento di abrogare i decreti Sicurezza e gli accordi con la Libia, perché violano la Costituzione italiana e le Convenzioni internazionali.
Il 31 dicembre 2019, il sistema di accoglienza diffusa (Sprar) gestito dai Comuni che permette l’integrazione di persone richiedenti asilo e titolari di protezione umanitaria rischia di essere definitivamente smantellato, con un ritorno ai grandi centri di accoglienza (CAS) gestiti dalla Prefettura con carattere di straordinarietà ed emergenza.
Bologna è tra le città che più ha investito sui progetti Sprar, l'unico modello che garantisce percorsi di integrazione e autonomia.
Con i decreti Sicurezza, sia i richiedenti asilo che i titolari di protezione umanitaria, dovranno uscire dall'accoglienza Sprar. La conseguenza sarà il trasferimento di tutti i richiedenti asilo in grandi CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria), mentre i titolari di protezione umanitaria rischiamo di finire in strada, creando così un problema sociale per migliaia di persone in situazione di difficoltà. I decreti Sicurezza, a firma Salvini, stanno creando un paese più ingiusto e più insicuro, alimentando paure e rabbie sociali, e l’aumento delle persone irregolari presenti nel nostro paese.
I dati riportati dall'UNHCR e dalle organizzazione internazionali, se da un lato certificano la diminuzione degli sbarchi iniziata nel 2017 con gli accordi sottoscritti con la Libia, dall’altro denunciano la situazione dei "campi di concentramento" libici e i morti nel Mediterraneo (25mila morti e dispersi dal 2000 ad oggi), anche come conseguenza della criminalizzazione delle ONG che contribuivano ai salvataggi in mare per una quota del 35% (oggi sono ferme all’8%).
Il Mediterraneo oggi è un cimitero a cielo aperto, e le navi di Medici Senza Frontiere e Sos Mediterranee sono ancora bloccate tra Malta e Lampedusa.
Di fronte a tutto questo orrore e a una crescente disumanità, non possiamo rimanare indifferenti ma dobbiamo contrastare chi continua a fare politica e campagna elettorale sulla pelle delle persone, soprattutto dei più deboli, senza risolvere i problemi ma aumentando invece l’insicurezza dei cittadini.
L'appello lanciato dalla campagna “Io accolgo” propone di:
- reintrodurre il permesso di soggiorno per motivi umanitari e la residenza anagrafica per i richiedenti asilo;
- riaprire l’accesso dei richiedenti asilo al sistema di accoglienza integrata e diffusa gestito dai Comuni (Sprar);
- annullare gli accordi Italia-Libia, sulla base dei quali i migranti vengono riportati in centri di detenzione libici, in condizioni disumane e sottoposti a violenze e torture;
- organizzare il soccorso in mare e un vero sistema di accoglienza per accompagnare le persone verso una situazione di legalità.
Se siamo consapevoli quindi della situazione drammatica che vivono migliaia di persone in Medio Oriente, il Governo italiano e l’Unione Europea devono lanciare una grande operazione di soccorso in mare al largo della Libia e garantire canali legali di accesso a tutti i profughi in fuga da guerre e persecuzioni, persone che non hanno altra possibilità che salire sui barconi della speranza.
Credo importante non restare indifferenti di fronte alla violenza che stiamo vivendo, e che piano piano rischia di cancellare i valori fondanti di giustizia e solidarietà della nostra Costituzione.
Anche Bologna, grazie alla campagna “Io accolgo”, non deve rassegnarsi alla disumanità. Abbiamo già dimostrato come sia possibile costruire una politica migratoria di accoglienza e solidarietà in grado di garantire sicurezza per tutti (sia per chi arriva che per chi accoglie), grazie al sistema Sprar della Regione e Città metropolitana di Bologna che permette di superare la logica emergenziale: https://www.bolognacares.it/
L’invito al Governo è di intervenire per prorogare i progetti Sprar e dare quindi continuità all’accoglienza di richiedenti asilo e di chi è titolare di permesso umanitario.
Comitato Bolognese della rete “Io Accolgo”:
Acli Provinciali Di Bologna, Amici di Ronzano, Amnesty International - Italia, ANPI provinciale Bologna, Antoniano onlus, Scuola Aprimondo, Centro Poggeschi, Approdi, Arci nazionale, ArciSolidarietà Bologna, Associazione Studi Giuridici Immigrazione ASGI, Associazione OLTRE, Avvocato di strada Onlus, Balconi Salvagente, Caritas, Cefa- Il seme della solidarietà- Onlus, Centro Missionario Frati Servi di Maria, CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro, Chiesa Evangelica Metodista Di Bologna, Comunità Missionaria di Villaregia, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, CIDAS - Cooperativa Sociale, Donne in Nero, Velostazione Dynamo Bologna, europasilo, ExAequo Bottega del Mondo, Famiglie Accoglienti, Forum Terzo Settore Bologna, Hayat Onlus, Legambiente Onlus, Libera Contro le Mafie, Libertà è giustizia – Circolo di Bologna, Libertà Era Restare, Il Manifesto Bologna, Medici Senza Frontiere, Percorsi di Pace, Pax Christi Italia - Pagina Ufficiale, Portico della Pace, Progetto per un Centro Astalli a Bologna, Refugees Welcome Italia, Rete Degli Studenti Emilia-Romagna, Rete Degli Universitari Bologna, RiFestival, Scuola By piedi “Marina Gherardi”, UIL - Unione Italiana del Lavoro, Witness Journal.