Accoglienza e integrazione migranti: Bologna deve riaprire l'Hub di via Mattei
L’11 giugno 2019, la scelta del Prefetto di Bologna di chiudere l’esperienza dell’Hub regionale di via Mattei, con la scusa di dover effettuare lavori di ristrutturazione straordinaria, ha creato sofferenze e violazioni dei diritti: una violenza verso le persone migranti e verso i lavoratori. Solo grazie alla rete tra centri sociali, operatori dell’accoglienza, sindacati, associazioni di volontariato e cittadinanza di Bologna, è stato impedito l’inumano trasferimento di 188 persone in una struttura inadeguata all’accoglienza e all’integrazione sociale. L’obiettivo era di smantellare il sistema di accoglienza diffusa che a Bologna crea integrazione e garantisce diritti e umanità a chi ha bisogno di protezione, grazie al sistema Sprar, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, e che permette di superare la logica emergenziale e di coinvolgere tutti gli enti locali del nostro territorio e la comunità.
L’invito al Prefetto è di sospendere la procedura che punta a creare un grande centro (CAS, Centro di Accoglienza Straordinario) che potrebbe ospitare più 200 persone, una struttura che rischia di non permettere nessuna integrazione e autonomia possibile. I grandi centri, i CAS, non hanno mai funzionato e sono uno spreco di risorse pubbliche, oltre a non garantire le tutele sia per chi è ospite che per chi lavora. I capitolati d’appalto, ideati dall’ex Ministro dell’interno, comportano non solo l’eliminazione di tutte le misure di integrazione sociale (corsi di lingua, corsi professionali, orientamento al lavoro, informazione legale, ecc.) e la riduzione di molti altri servizi (assistenza sanitaria, inesistenza di programmi per le persone vulnerabili e vittime di tortura o gravi violenze), ma prevedono una riduzione del costo dell’appalto, non permettendo nessuna integrazione possibile.
La città di Bologna ha dimostrato invece come sia possibile fare politiche e azioni concrete di accoglienza e di cittadinanza per tutti. Un idea di città inclusiva, in grado di promuovere responsabilità diffusa e partecipazione, coinvolgendo la rete che a Bologna lavora per l’inclusione. https://www.bolognacares.it/ Credo importante negoziare con il nuovo governo e il Prefetto altre soluzioni per l’Hub di Bologna che consentano di valorizzare il sistema di accoglienza diffusa in Emilia-Romagna, basato sull’integrazione sociale e sul rispetto dei diritti delle persone.