Occupazioni: i Sindaci possono decidere su acqua, luce, gas.
È stato approvato alla Camera un emendamento al Decreto Sicurezza che assegna ai Sindaci il potere di derogare al divieto di allacciamento dei servizi acqua, luce e gas negli alloggi occupati.
A Bologna è importante ricordare l'inchiesta che ha riguardato il Sindaco per l'occupazione di via De Maria: quando nel 2015 Virginio Merola riallacciò l'acqua nello stabile occupato e la Procura aprì un'inchiesta poi archiviata. Furono indagati anche gli assessori Frascaroli e Malagoli.
Ricordo anche le polemiche e le strumentalizzazioni, l'imbarazzante discussione su legalità e solidarietà, sulla necessità del rigoroso rispetto delle regole senza eccezioni di fronte ad un'emergenza umanitaria (o sanitaria). Nell’ordinanza che aveva permesso di riallacciare l'acqua in via De Maria a Bologna (79 persone, di cui 24 minori), il Sindaco spiegava che la decisione era stata presa per rispondere a “un serio pericolo per la tutela della loro igiene e per la sanità pubblica, non potendo queste persone provvedere alla cura e all’igiene personale, oltre alla ancora più grave esposizione al pericolo delle persone fisicamente più deboli”.
Il diritto all'acqua è affermato dalla dichiarazione universale dei diritti umani e dalla risoluzione ONU del 28 luglio 2010 ed è entrato anche nella legislazione comunitaria, grazie allo storico voto del 9 settembre 2015 del Parlamento europeo http://www.cospe.org/news/diritto-umano-allacqua-storico-voto-del-parlamento-europeo/. Il Comune di Bologna l'ha scritto nero su bianco, modificando il 21 settembre 2015 l'articolo 2 dello Statuto comunale: "Il Comune riconosce l'acqua quale patrimonio dell'umanità e lo status dell'acqua come bene pubblico".
Nel mandato precedente, abbiamo chiesto di cambiare l'articolo 5 del Piano Casa perché creava situazioni gravi: si traduceva in una violazione dei diritti di persone già vulnerabili dal punto di vista sociale ed economico.
Col nuovo testo, grazie al lavoro dei parlamentari bolognesi Sergio Lo Giudice, Marilena Fabbri, Donata Lenzi e Sandra Zampa, i Sindaci potranno finalmente allacciare l'acqua quando lo richiedano esigenze igienico sanitarie. È un risultato importante per il riconoscimento dei diritti umani fondamentali, ma è una decisione che può aiutare i Sindaci anche nella delicata gestione di situazioni di particolare rischio sociale, passando dalla rigidità automatica delle norme ad una gestione che renda possibile il superamento di una situazione di difficoltà.
Credo importante oggi riconoscere il lavoro del Comune di Bologna, del Sindaco e degli assessori Frascaroli e Malagoli.