Voto sull'Istituzione scuola
Cari colleghi,
non parlerò del valore educativo, culturale e sociale della nostra scuola. La storia della scuola bolognese. Non parlerò degli aspetti che riguardano il coinvolgimento di quasi 2.000 lavoratrici e lavoratori: il metodo con cui portiamo avanti le riforme è importante e deve partire da un vero ascolto delle maestre e dei cittadini.
A Bologna, oggi sono 3 le Istituzioni e si occupano di musei, biblioteche e inclusione sociale. Il decreto legge n.66/14, approvato in Parlamento, chiede al commissario straordinario per la spending review Cottarelli di presentare entro il 31/07/2014 un programma di razionalizzazione delle aziende speciali e istituzioni. Matteo Renzi, presentando il 18 aprile il decreto "Irpef-spending", ha spiegato che uno degli obiettivi è “sfoltire e semplificare le municipalizzate, passando da 8.000 a 1.000 aziende partecipate”. In realtà sono 14.000 le aziende pubbliche in Italia.
Mi pare che esistano seri motivi per pensare che costituire proprio oggi una nuova istituzione, senza una ulteriore verifica riguardo al contesto normativo e agli indirizzi politici nazionali, sia una scelta non opportuna. L'amministrazione si assume il rischio di avviare una procedura complessa, costosa e conflittuale.
In coscienza, nella mia funzione rappresentativa, sono convinto che sia una scelta sbagliata.
Ho tuttavia ben chiaro che il mandato individuale ricevuto dagli elettori che hanno espresso una preferenza sul mio nome non può essere trasformato in un voto per contraddire il programma della maggioranza di cui faccio parte, del gruppo a cui appartengo e del Sindaco.
Per questo, nel mentre lascio a verbale a futura memoria tutte le mie perplessità, per rispetto al principio di lealtà verso il Sindaco eletto dai cittadini, voterò a favore del provvedimento in esame.