Question Time, chiarimenti sugli atti intimidatori contro alcune realtà solidali
Gentile Presidente e gentile Assessore, intervengo in merito agli atti vandalici e intimidatori che hanno riguardato il centro sociale TPO e ’Eremo di Ronzano, due realtà da sempre impegnate per l’accoglienza e che nelle ultime settimane hanno dato vita anche a progetti di solidarietà in seguito all’emergenza sanitaria e sociale Covid-19. Sono attività in favore delle persone più fragili, sostenendo concretamente famiglie con minori attraverso la distribuzione di libri e alimenti, e accogliendo rifugiati e richiedenti asilo.
Nella situazione di difficoltà che stiamo vivendo, mi domando a chi conviene produrre e alimentare una cultura violenta e razzista. Una cultura che, particolarmente in tempi di crisi sociale e economica come quella che stiamo vivendo, rischia di generare disumanizzazione, esclusione e violenze.
Intervengo in Consiglio comunale perchè credo che non si possa rimanere indifferenti e che sia importante condannare l’aggressione all’Eremo di Ronzano e al centro sociale TPO, a cui va la mia solidarietà. E credo sia importante rispondere alla violenza sostenendo l’idea di una città solidale, una città delle persone e dei diritti. Le esperienze promosse dall’Eremo di Ronzano e dal centro sociale TPO promuovono responsabilità diffusa e partecipazione.
Bologna deve rispondere alla violenza con una risposta civile, sostenendo la solidarietà.
Risposta dell'assessore Marco Lombardo
"Grazie presidente, ringrazio il consigliere Francesco Errani per la domanda che mi offre l'opportunità di condividere le riflessioni che faceva il consigliere. In questi mesi di emergenza la nostra città ha messo in campo tutte le sue migliori energie per rispondere ai tanti bisogni che si sono evidenziati perché, come voi sapete, continueranno a manifestarsi, superata l'emergenza sanitaria, quando dovremo affrontare, e lo stiamo già facendo, l'emergenza economica e sociale. E questo è stato fatto non solo grazie all'impegno del Comune e della Pubblica Amministrazione ma anche all'impegno dei cittadini e delle realtà associative perché la solidarietà è Bologna, la risposta di solidarietà data dal tessuto associativo e dal terzo settore è stata fondamentale per rispondere ad alcuni bisogni elementari che sono emersi durante il lockdown. Noi abbiamo avuto, in diverse occasioni, la possibilità di confrontarci su singoli progetti, all'interno delle attività del Consiglio comunale, nelle commissioni, nelle udienze conoscitive e nelle domande di Question Time, abbiamo rinnovato l'esperienza e la disponibilità di persone, associazioni, realtà di accoglienza, professionisti, imprese e lavoratori. Questa è la cifra di questa città, questa è la cifra di questa comunità e quindi non si può che esprimere la massima solidarietà, piena, a chi si è messo a disposizione per risolvere problemi evidenti, come la risposta al bisogno alimentare o alla distribuzione di libri. La Digos sta indagando su quanto accaduto al TPO e l'esito delle indagini ci consegnerà delle risposte ma non abbiamo bisogno di attendere le risposte per esprimere sostegno ed augurarci che le attività possano riprendere il prima possibile. Riguardo all'Eremo di Ronzano, padre Benito Fusco ha ragione a chiedere rispetto a un luogo custodito, prezioso, un luogo di silenzio, di spiritualità che è anche un luogo di accoglienza, di condivisione e di collaborazione volontaria. Volere ritornare a vivere la collina dopo l'allentamento delle misure restrittive è comprensibile ma non può venire mai meno la correttezza e il rispetto dei luoghi e la natura stessa che si vuole tornare a vivere quindi dispiace molto per i danni subìti dalla struttura ma soprattutto per il comportamento di chi evidentemente non ha rispettato il senso di appartenenza a questo comunità con atti vili. Credo che da parte nostra, oltre a esprimere la solidarietà dovuta e sincera a queste due realtà e anche a tutte le altre realtà associative che si sono impegnate in questi momenti, c'è bisogno di esprimere con chiarezza il respingimento verso qualsiasi forma di odio, intolleranza e quindi non avere indifferenza rispetto a quanto accaduto, che riteniamo sia grave, ma riteniamo che non fermerà la solidarietà e l'accoglienza e non ci porterà sul terreno di una guerra tra poveri o guerra tra persone che hanno più bisogno. Tutte le persone che hanno bisogno devono avere una risposta comune, uguale ed equa di accoglienza e di solidarietà perché questa è da sempre le cifre di questa città e di questa comunità".