Passante di Bologna: la risposta di Autostrade
Gentile Assessore Orioli,
Autostrade ha risposto alle richieste di chiarimento del Ministero dell'Ambiente e della Regione Emilia-Romagna sulla valutazione di impatto ambientale (VIA). La Commissione della VIA dovrà adesso riunirsi ed esprimere un parere in merito alla documentazione integrativa, accompagnando la valutazione con prescrizioni che speriamo siano precise e penetranti.
Le chiedo un parere sui chiarimenti di Autostrade e una conferma circa l'impegno ad istituire un Osservatorio Ambientale e Sanitario, ad opera del Ministero, nei tempi più brevi possibili, ed in ogni caso prima dell'inizio dei lavori, in modo da poter verificare tempestivamente la cantierizzazione ed i risultati del Piano di monitoraggio, a partire dall'ante operam che è già in corso.
Credo importante, così come richiesto sia dal Consiglio comunale di Bologna che dalla Giunta, istituire prima possibile l’Osservatorio ambientale permanente che avrà il compito di validare gli studi atmosferico ed acustico, monitorare e gestire criticità e problemi che inevitabilmente si presenteranno dialogando in modo costante con i cittadini. L’osservatorio ambientale dovrà essere composto non solo da Università, ARPA, CNR, ENEA, Quartieri, ma anche dai comitati dei cittadini, e dovrà accompagnare la realizzazione dell’opera e la prima fase di esercizio con il compito di intervenire su situazioni di non conformità rispetto agli studi progettuali o a specifiche criticità.
La risposta dell'assessore Orioli
"La documentazione integrativa inerente il progetto di potenziamento del Passante Autostradale è arrivata al Comune di Bologna lo scorso mercoledì 28 giugno. Questa documentazione consiste in circa 280 elaborati, sia relazioni che tavole progettuali, che vanno ad integrare quelli precedentemente consegnati all'inizio della procedura di VIA. Le integrazioni riguardano sia aspetti progettuali che aspetti ambientali, trattando le componenti: atmosfera, suolo e sottosuolo, vegetazione, rumore, paesaggio e salute pubblica. Trova riscontro nelle integrazioni anche quanto è stato richiesto rispetto al Piano di Monitoraggio Ambientale, sviluppato per le tematiche di maggiore impatto e in riferimento alle fasi di ante operam, post operam e di cantiere.
Si apre ora quindi una fase di istruttoria tecnica accurata su tutti gli elaborati presentati. In attesa degli esiti dell'istruttoria, la Giunta non ha elementi per esprimere oggi valutazioni nel merito delle integrazioni. Però da un primo sguardo possiamo però dire che ci sembra che la documentazione prodotta provi a rispondere in modo puntuale non solo alle richieste del Ministero, che come è stato ricordato aveva in effetti operato una riduzione rispetto alle nostre osservazioni, ma anche a buona parte delle richieste del Comune che la Regione aveva fatto proprie. Da questo punto di vista siamo soddisfatti, ora dobbiamo entrare nel merito di tutti gli elaborati e di tutta la documentazione.
Per quanto riguarda la procedura e quindi lo sviluppo della cooperazione interistituzionale, gli esiti dell'istruttoria svolta dagli uffici per verificare la rispondenza di quanto presentato alle richieste fatte dal Comune, verranno resi tramite un parere che sarà trasmesso alla Regione Emilia-Romagna, anche questa volta secondo un iter simile a quello già seguito per la richiesta di integrazioni.
A sua volta, il parere della Regione, che dovrà raccoglie anche i contributi degli altri enti territoriali interessati e delle autorità ambientali e sanitarie, sarà trasmesso alla Commissione di VIA del Ministero dell'Ambiente.
A seguito dell'emanazione del Decreto di VIA da parte del Ministro dell'Ambiente, si svolgerà poi la procedura di competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ai fini della localizzazione dell'opera e dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio (secondo il Dpr 383/1994). In tale sede, sarà il Ministero delle Infrastrutture a richiedere al Ministero dell'Ambiente e alla Regione di eseguire la verifica di ottemperanza sul progetto definitivo opportunamente integrato, in riferimento al Decreto di VIA. Quindi in tale sede anche il Comune, assieme alla Regione, potrà nuovamente esaminare il progetto e verificare se le prescrizioni, attinenti a tale specifica fase, sono state rispettate. Una volta approvato il progetto definitivo Autostrade produrrà il progetto esecutivo e procederà con l'affidamento dei lavori. Le procedure di autorizzazione dell'opera sono complesse, e i tempi per l'apertura dei cantieri dipendono strettamente da esse.
Quello che possiamo dire rispetto al tema della tempistica è che il Comune, ma anche tutti gli altri attori coinvolti in questo processo, fino ad ora ha lavorato per rispettare le intenzioni dell'accordo siglato nell'aprile 2016 e cioè perché l'opera possa essere messa in cantiere il prima possibile, senza però lasciare indietro il rispetto di tutti gli altri contenuti dell'accordo - in particolare quelli relativi alla qualità dell'opera, alla tutela della salute e dell'ambiente, all'integrazione con la mobilità cittadina, al potenziamento del verde.
La ragione per cui abbiamo scelto di inserire nel Bilancio Ambientale il progetto del Passante è da leggersi come una proposta di metodo. Nel senso che abbiamo inserito nel Bilancio Ambientale preventivo 2017 una serie di progetti, non solo il Passante, mettendo una tabella e una serie di indicatori che saranno poi da popolare. Rispetto alle tempistiche dei cantieri non è detto che poi riusciremo a popolare ogni aspetto nel 2017; questo dipende anche da quando effettivamente inizierà l'opera. Dal punto di vista del metodo però l'inserimento del progetto del Passante si deve alla considerazione che gli esiti degli studi ambientali presentati finora per la procedura di VIA, che andranno poi verificati con le integrazioni a cui prima faceva anche riferimento il consigliere Colombo, dicono che nel medio-lungo periodo il progetto contribuirà a ridurre le emissioni del traffico veicolare di attraversamento della città grazie alla riduzione della congestione.
Occorre considerare che gli enti territoriali non hanno normalmente possibilità di controllo sulla gestione del traffico autostradale. Così i provvedimenti di limitazione della circolazione che il PAIR prevede per gli agglomerati urbani e che si traducono in ordinanze e in altri provvedimenti specifici assunti dai Comuni non possono interessare le autostrade che li attraversano. Questo è un problema specifico che la Regione Emilia-Romagna attraverso il PAIR ha sollevato e sul quale sollecita azioni di scala nazionale. Da questo punto di vista il progetto del Passante e l'attuale collaborazione fra Autostrade e gli alti Enti costituiscono una occasione per valutare le migliori soluzioni strutturali orientate alla riduzione e al contenimento delle emissioni inquinanti. Per questa ragione riteniamo che sia opportuno l'inserimento di questo progetto nel Bilancio Ambientale, senza dimenticare che l'effettivo conseguimento dei risultati indicati sarà verificato attraverso il Piano di Monitoraggio proposto da Autostrade e, quindi, attraverso l'istituzione dell'Osservatorio che prima si faceva riferimento, che è stato riproposto e attualizzato da Autostrade attraverso le presentazione della documentazione integrativa e che quindi attualmente è in corso di valutazione. Naturalmente è uno dei nostri obiettivi dare luogo al più presto all'istituzione dell'Osservatorio che dovrà essere formalmente intrapreso dal Ministero e quindi anche ad un lavoro sempre più puntuale rispetto ai temi del monitoraggio ambientale”.