Il carcere minorile del Pratello può essere una risorsa per la città
Gentilissima Presidente,
Gentilissima Presidente,
Domanda del consigliere Errani
considerata la scadenza della convenzione tra il Comune di Bologna e l'Associazione Arcigay Il Cassero per la gestione del Centro Socioculturale 'La Salara', in considerazione di quanto realizzato in questi anni, chiedo all'Amministrazione comunale come intende adoperarsi per dare continuità alle attività, azioni e progetti promossi dall'Associazione collegati al contrasto della violenza di genere e alla tutela e diffusione di una cultura aperta alle differenze di genere e di orientamento sessuale, eliminando progressivamente i potenziali fattori discriminatori.
Il Cassero è un circolo impegnato da oltre 30 anni nel riconoscimento dei diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali e trans. Credo utile ricordare la portata culturale del circolo: centro di documentazione, biblioteca, giornale, educazione, Gender Bender, etc. Ma esiste anche un livello forse ancora più importante, che molti ignorano, i servizi che il Cassero svolge in un ottica di sussidiarietà: la prevenzione sanitaria, il consultorio, il telefono amico, lo sportello legale, l'assistenza ai senza fissa dimora, etc. Tutti progetti in rete con i nostri servizi sociali e sanitari territoriali.
Questo è il punto centrale che credo debba essere presente nella prossima convenzione.
Risposta dell'Assessore Gambarelli
Gentile Consigliere, ho già in parte risposto a questa domanda con la risposta alla Consigliera Scarano. Ho però piacere che in questa sede venga ribadito un fatto fondamentale, cioè che i progetti organizzati dal Cassero si muovono fortemente in rete con i nostri servizi sociali e con i nostri servizi sanitari. Questo per quanto riguarda le attività di educazione, formazione, accoglienza affinché vengano garantiti i diritti delle persone. Per quanto riguarda invece le attività culturali come abbiamo già detto il Festival Gender Bender è una punta di diamante rispetto alle attività, rassegne e festival che la nostra città esprime.
Oggi è l'ultimo giorno di Barack Obama, primo afroamericano presidente degli Stati Uniti.
Otto anni fa, nel 2009, Obama ci ha fatto ricordare che il cambiamento è possibile. Sono stati anni difficili, fatti anche di sconfitte. Ma anche di traguardi importanti: energia, sanità, ambiente, innovazione, e soprattutto il dialogo con Cuba e Iran. Nel 2009 è stato Premio Nobel per la pace “per i suoi sforzi straordinari volti a rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli”.
Mi mancherà la sua umanità e la sua eleganza.
Adesso la speranza è che Hillary Clinton sia la prima donna presidente degli Stati Uniti.
Sovraffollamento, strutture inadeguate e mancanza di risorse economiche, sono solo alcune delle questioni che periodicamente riaffiorano nel dibattito pubblico quando si parla di carcere. La Legge italiana definisce il lavoro come elemento “obbligatorio” del trattamento penitenziario, in quanto abitua il detenuto a svolgere un’attività produttiva, contribuisce al suo sostentamento ma soprattutto favorisce l’integrazione sociale.
All'interno della Casa Circondariale di Bologna, la capienza di 494 detenuti è abbondantemente superata dalle 711 presenze, i definitivi sono 390 mentre sono 321 le persone in attesa di giudizio. I cittadini stranieri sono 383 e le donne 64.
In particolare, furono accolti i bambini rimasti orfani e le famiglie di sfollati nei paesi che non avevano subito l'alluvione solo perché gli argini che avevano ceduto erano dalla parte opposta, nella provincia di Rovigo.