Il carcere minorile del Pratello può essere una risorsa per la città

Gentilissima Presidente,
è paradossale la situazione del sistema carcerario italiano, quando la maggioranza dei reati potrebbero prevedere la domiciliazione o l'inserimento in comunità, così come prevede il codice penale. I minori presenti oggi al Pratello sono 25 a fronte di una capienza consentita di 22,, anche a causa della chiusura dell'Istituto minorile di Firenze. Molti detenuti hanno problemi legati alle tossicodipendenze e quindi a reati connessi all'uso di sostanze, alcuni sono giovani con problemi di disagio psichico. Di fronte al calo di risorse e alla carenza di personale (agenti ed educatori) siamo oltre l'emergenza. In questa situazione, c'è il rischio di rottura dei fragili legami sociali e diventa difficile l'avvio di un trattamento socio-educativo così come previsto dall'ordinamento penitenziario.

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Scadenza della convenzione per la gestione del Centro Socioculturale 'La Salara'

Domanda del consigliere Errani
Gentile Assessore,
considerata la scadenza della convenzione tra il Comune di Bologna e l'Associazione Arcigay Il Cassero per la gestione del Centro Socioculturale 'La Salara', in considerazione di quanto realizzato in questi anni, chiedo all'Amministrazione comunale come intende adoperarsi per dare continuità alle attività, azioni e progetti promossi dall'Associazione collegati al contrasto della violenza di genere e alla tutela e diffusione di una cultura aperta alle differenze di genere e di orientamento sessuale, eliminando progressivamente i potenziali fattori discriminatori.
Il Cassero è un circolo impegnato da oltre 30 anni nel riconoscimento dei diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali e trans. Credo utile ricordare la portata culturale del circolo: centro di documentazione, biblioteca, giornale, educazione, Gender Bender, etc. Ma esiste anche un livello forse ancora più importante, che molti ignorano, i servizi che il Cassero svolge in un ottica di sussidiarietà: la prevenzione sanitaria, il consultorio, il telefono amico, lo sportello legale, l'assistenza ai senza fissa dimora, etc. Tutti progetti in rete con i nostri servizi sociali e sanitari territoriali.
Questo è il punto centrale che credo debba essere presente nella prossima convenzione.

Risposta dell'Assessore Gambarelli
Gentile Consigliere, ho già in parte risposto a questa domanda con la risposta alla Consigliera Scarano. Ho però piacere che in questa sede venga ribadito un fatto fondamentale, cioè che i progetti organizzati dal Cassero si muovono fortemente in rete con i nostri servizi sociali e con i nostri servizi sanitari. Questo per quanto riguarda le attività di educazione, formazione, accoglienza affinché vengano garantiti i diritti delle persone. Per quanto riguarda invece le attività culturali come abbiamo già detto il Festival Gender Bender è una punta di diamante rispetto alle attività, rassegne e festival che la nostra città esprime.

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Oggi è l'ultimo giorno di Barack Obama

Oggi è l'ultimo giorno di Barack Obama, primo afroamericano presidente degli Stati Uniti.

Otto anni fa, nel 2009, Obama ci ha fatto ricordare che il cambiamento è possibile. Sono stati anni difficili, fatti anche di sconfitte. Ma anche di traguardi importanti: energia, sanità, ambiente, innovazione, e soprattutto il dialogo con Cuba e Iran. Nel 2009 è stato Premio Nobel per la pace “per i suoi sforzi straordinari volti a rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli”.

Mi mancherà la sua umanità e la sua eleganza.

Adesso la speranza è che Hillary Clinton sia la prima donna presidente degli Stati Uniti.

I detenuti del carcere Dozza cantano in Vaticano

Dopo il successo del Concerto in Senato, il Coro Papageno diretto da Michele Napolitano domenica si è esibito anche nella Basilica di San Pietro in Vaticano. La voce dei detenuti e delle detenute della Casa Circondariale Dozza di Bologna è arrivata in Vaticano in occasione del Giubileo dei Carcerati, fortemente voluto da Papa Francesco che ha chiesto ai governi “un atto di clemenza” per i carcerati e ha rivolto un appello in favore del miglioramento delle condizioni di vita nelle carceri, affinché sia rispettata pienamente la dignità umana dei detenuti.

Sovraffollamento, strutture inadeguate e mancanza di risorse economiche, sono solo alcune delle questioni che periodicamente riaffiorano nel dibattito pubblico quando si parla di carcere. La Legge italiana definisce il lavoro come elemento “obbligatorio” del trattamento penitenziario, in quanto abitua il detenuto a svolgere un’attività produttiva, contribuisce al suo sostentamento ma soprattutto favorisce l’integrazione sociale.

All'interno della Casa Circondariale di Bologna, la capienza di 494 detenuti è abbondantemente superata dalle 711 presenze, i definitivi sono 390 mentre sono 321 le persone in attesa di giudizio. I cittadini stranieri sono 383 e le donne 64.

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Goro e Gorino, costruire ponti invece di muri

Nel novembre del 1951, le drammatiche conseguenze dell'alluvione del Po colpivano il Polesine e i paesi di Goro e Gorino: tanti morti (circa cento), interi paesi e i relativi territori devastati (più di 180.000 senzatetto) e la povertà che segue sempre le disgrazie. La solidarietà verso le popolazioni colpite coinvolse tutti, anche le famiglie più povere (erano tanti i poveri in quei primi anni del dopoguerra in una Emilia-Romagna che era stata attraversata dalla "linea gotica" fino alla primavera del 1945).

In particolare, furono accolti i bambini rimasti orfani e le famiglie di sfollati nei paesi che non avevano subito l'alluvione solo perché gli argini che avevano ceduto erano dalla parte opposta, nella provincia di Rovigo.

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