Non solo Riace, anche a Bologna l'accoglienza diffusa funziona
Da qualche mese Bologna ha convertito tutti i progetti di accoglienza in Sprar, cioè in progetti di accoglienza ordinaria, gestiti direttamente Comune, che non forniscono solo vitto e alloggio, ma accompagnano il richiedente asilo in un percorso d’inclusione, fatto di apprendimento della lingua italiana e formazione professionale. Ma a Bologna è presente anche il progetto Vesta con l’esperienza di accoglienza diffusa in famiglia, un servizio attraverso cui le famiglie e i singoli cittadini possono attivarsi in prima persona accogliendo rifugiati nelle proprie case. Abbiamo anche l’esperienza che vede coinvolte più di 100 famiglie in attuazione della legge Zampa sui tutor da affiancare ai minori stranieri non accompagnati (Msna).