Il Referendum alla Bolognese (una non ricetta...)

Domenica 26 votiamo per il Referendum sulla scuola dell'infanzia. Purtroppo la sciagurata possibilità che la discussione sul referendum, strumento prezioso di partecipazione, degenerasse in uno scontro frontale, si è avverata. Un errore grossolano che coinvolge tutti, anche il primo cittadino di Bologna, colui che avrebbe dovuto, e dovrebbe sempre, rimanere super partes.

Qui trovate una mia intervista con la mia opinione sul voto (http://www.unipd.it/ilbo/content/bologna-e-la-scuola-bilico-tra-laicita-e-libera-scelta).

Da lunedì 27 spero sia possibile riprendere il lavoro per costruire un progetto di città educativa.

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Diritti di cittadinanza per le persone detenute

Credo importante riattivare prima possibile il servizio di rilascio della documentazione anagrafica dedicato alla popolazione carceraria, presente presso la Casa Circondariale di Bologna dal 2009.

È un servizio che permette il rilascio della certificazione anagrafica, di carte di identità, di stato civile, di certificati di nascita, morte e matrimonio, così da garantire la possibilità ai cittadini detenuti di accedere ai servizi offerti dallo Sportello del cittadino.

Per le persone detenute presso la Dozza, la possibilità di ricevere il servizio con la presenza degli operatori del Comune di Bologna è di fondamentale importanza.

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Asp unica, doppia ... o proviamo a costruire un progetto educativo?

Ho partecipato al Nido Alvisi alla notte bianca delle scuole bolognesi, con tanti genitori e personale scolastico. Sono sempre più convinto che la politica oggi debba imparare ad affrontare i problemi apertamente, coinvolgendo chi i problemi li vive. Mi rendo conto che è faticoso perché spesso si affrontano conflitti resi ancora più aspri dal momento storico.

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Percorso Partecipato Infanzia ZeroSei

Sembra paradossale augurarsi di dover incontrare delle difficoltà per riprendere un percorso in gran parte dimenticato e, forse rimosso, ma credo che si debba approfittare dell'occasione per riprendere un progetto di città educativa.

Il percorso partecipato infanzia 0-6 con i genitori, gli insegnanti ed i cittadini attivi, va in questa direzione. Quando si progettò la scuola bolognese si partì da questi elementi: fu un percorso di cittadinanza attiva, una collaborazione fra Istituzione, insegnanti, genitori e associazioni. L'interesse comune e la logica che ha orientato il lavoro era la realizzazione di un progetto educativo di qualità. L’obiettivo era accompagnare i bambini a diventare cittadini democratici e solidali. Era un progetto orientato a non escludere nessuno. Era inevitabile che, perdendo di vista questi riferimenti, si arrivasse alle emergenze attuali. Se non si fa manutenzione si arriverà prima o poi a situazioni di emergenza.

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