Potrebbe riaprire i battenti già a partire dal mese di gennaio il Cie di Bologna di via Mattei, il centro identificazione ed espulsione chiuso da marzo quando la prefettura aveva rescisso “per inadempienza” il contratto.

La prefettura ha intenzione di indire una gara al massimo ribasso su una base d’asta di 30 euro al giorno, una cifra che non consente a nessuno di lavorare nel rispetto della dignità umana con il rischio di ripresentare le stesse situazioni drammatiche che avevano contraddistinto il Cie prima della sua chiusura temporanea.

I CIE sono un inferno, il fallimento della politica.

Ed è per questo, per impedire la riapertura di una struttura che viola i diritti umani e spreca risorse pubbliche, che vi chiedo di firmare la petizione: il Cie di Bologna non deve riaprire!

http://www.change.org/petitions/al-ministro-dell-interno-angelino-alfano-il-centro-di-identificazione-ed-espulsione-di-bologna-non-deve-riaprire

L'intervento in aula di Consiglio

L'ordine del giorno approvato

da L'intervista Francesco Errani di Saverio Migliari Francesco Errani, consigliere comunale renziano, ha una posizione molto critica rispetto alle mancate dimissioni del capogruppo in Regione Marco Monari. Su Facebook, commentando una dura reprimenda del collega Andrea De Pasquale, Errani scrive così: “Spero che il Pd possa arrivare prima del-la giustizia... Leggiamo dai giornali di comportamenti non accettabili. Etica e educazione devono tornare a essere il nostro riferimento culturale e politico”.

Una risposta a Olivio Romanini a proposito del  ruolo possibile del Consiglio comunale

Caro Olivio, il tuo articolo un pò provocatoriamente apre una giusta riflessione sul ruolo, l’organizzazione e l’effettiva rilevanza dei consiglieri comunali. Apre in particolare una riflessione sul modo e sulla qualità dell’azione politica a livello locale, in particolare dei 37 consiglieri eletti.

Come può il Consiglio comunale  influenzare la vita reale dei cittadini bolognesi?