Solidarietà ai tempi del Coronavirus. Bologna, le strutture del Piano Freddo per offrire protezione alle persone senza dimora
In questi giorni in cui chiediamo ai cittadini di Bologna di restare a casa per frenare l'epidemia COVID-19, c'è chi affronta notte e giorno l'emergenza Coronavirus per la strada, perché una casa non ce l'ha. Sono le persone senzatetto.
Quella dei senza tetto è un'emergenza straordinaria, parliamo degli "ultimi": persone con problematiche legate alle dipendenze ma anche donne e uomini in situazione di povertà relazionale ed economica, come conseguenza anche della crisi economica. La relazione d'aiuto con le persone che non hanno casa e che dormono per strada è molto spesso problematica, difficile. Le persone che dormono per strada e che occupano materassi e cartoni, come tutti noi, hanno un volto e una storia che li conduce fino lì. E la povertà non è una scelta, è ingiustizia sociale.
A Bologna, sono più di 2.500 i cittadini senza fissa dimora, persone che, prive di residenza, non hanno un medico a cui rivolgersi in caso di sintomi. Le misure di contenimento creano anche problemi non facili da superare per gli operatori, le organizzazioni e i volontari che si occupano di aiutare gli uomini e le donne senza dimora.