Buon compleanno Calamaio
Un compleanno è un'occasione in cui ci riconosciamo in un'appartenenza. Che cosa vuol dire riconoscersi in un'appartenenza? Vuole dire riconoscere di aver vissuto un tempo, una parte di vita assieme e, inevitabilmente, chiederci se questo sia stato un tempo che ha avuto un significato, se sia stato un tempo utile.
Bologna e il Calamaio hanno vissuto insieme gli ultimi trent'anni. Sono stati trent'anni in cui l'inchiostro del Calamaio ha scritto anno dopo anno pagine che ci hanno educati alla diversità. Che cosa vuol dire educare alla diversità ? Vuol dire accompagnare le persone a riconoscere che la realtà è fatta di diversità. Si tratta di una consapevolezza a cui non bastano le belle dichiarazioni ed i buoni sentimenti, ma che sviluppa reciprocità, cittadinanza solidale, che sono i segni di buona salute di una società.
Per questo Bologna oggi festeggia il compleanno del Calamaio nella sua sala più prestigiosa, la sala Farnese, come segno di riconoscenza al contributo che Claudio Imprudente e tutti i collaboratori del Calamaio hanno donato alla loro città, riconoscendo a loro volta il contributo ricevuto da questa. Un contributo testimoniato dal lavoro appassionato di studiosi come Andrea Canevaro, di politici come l'assessore Adriana Lodi e dei tanti che nelle istituzioni sanitarie, scolastiche e culturali hanno lavorato giorno dopo giorno nei rispettivi contesti di lavoro e di vita alla realizzazione delle condizioni perchè potesse affermarsi una prospettiva scolastica e sociale inclusiva. Una prospettiva che ha fatto passi in avanti e che ha tanti passi da fare ancora. C'è tanto lavoro da fare. Buon lavoro a tutti.