I detenuti-agricoltori coltivano la terra in carcere

Leggo oggi su Repubblica questa notizia  http://bologna.repubblica.it/cronaca/2016/04/26/news/bologna_i_detenuti_diventano_agricoltori-138526987/, una bella iniziativa che non deve restare isolata.I detenuti-agricoltori coltivano la terra in carcere (la Repubblica)
Durante questo mandato più volte mi sono occupato di carcere, e mi sono dato da fare per reintrodurre l'anagrafe e il servizio sociale proprio dentro la Dozza. Il carcere non può continuare a rimanere uno spazio separato, una terra di confine senza relazioni con la città. Non dimentichiamolo. Il carcere, poi, è anche luogo di morte: l’ 8 novembre 2012 si è tolto la vita nel carcere bolognese della Dozza José Gonzales Torres, un dominicano di 31 anni.  Su questo episodio ecco l’intervento che ho fatto nel Consiglio Comunale di Bologna.