Rilasciare immediatamente Ahed Tamimi
Il Consiglio comunale di Bologna ha approvato l’Ordine del Giorno presentato dal Consigliere comunale Francesco Errani per l’immediata liberazione di Ahed Al-Tamini, la ragazza palestinese di 16 anni arrestata per aver tirato uno schiaffo a due militari israeliani, dopo che suo cugino di quindici anni era stato ferito gravemente da una pallottola e portato in coma all’ospedale.
Ahed e la sua famiglia vivono nel villaggio di Nabi Saleh. La protesta e resistenza non violenta di Nabi Saleh si è caratterizzata per la forte presenza di donne e giovani. Ahed sarà giudicata da un tribunale militare. Dal 1967 sono stati più di 800 mila i palestinesi incarcerati per motivi politici e attualmente sono circa 400 i minori incarcerati.
La Risoluzione approvata chiede l’immediata scarcerazione di Ahed Al-Tamimi, che sia rispettato il diritto internazione di protezione dei minori, la cessazione dell’occupazione dei territori palestinesi da parte dei coloni e che siano rese disponibili a tutti e a tutte le risorse essenziali come l’accesso all’acqua.
La Risoluzione sottolinea inoltre l’importanza di costruire relazioni di pace tra i popoli che non siano basate o fondate sull’uso delle armi o sulla violazione del diritto internazionale, sulla persecuzione dei reati di opinione o sulla negazione delle libertà individuali.
Amnesty International ha lanciato un appello alle autorità israeliane per chiedere il rilascio della 17enne palestinese Ahed Tamimi, la minorenne rischia fino a 10 anni di carcere.
Secondo la Convenzione sui diritti dell’infanzia, di cui Israele è Stato parte, l’arresto, la detenzione o l’imprigionamento di un minore devono essere considerati come l’ultima misura a disposizione e devono durare il minor tempo possibile. L’arresto, il processo in corte marziale e la prevista detenzione di Ahed Tamimi fino alla sentenza sono provvedimenti palesemente eccessivi e sproporzionati.