Gare al massimo ribasso, Bologna deve cambiare strada.
Le gare d’appalto con competizione al ribasso, soprattutto nei servizi sociali, educativi e culturali, con risposte a basso costo che comportano il rischio di precarizzazione e dequalificazione del lavoro, sono una prospettiva disastrosa. Dobbiamo promuovere invece gare centrate su criteri qualitativi. Dobbiamo chiedere di garantire qualità e trasparenza.
Il Consiglio comunale ha approvato la mia proposta: i servizi sociali, educativi e culturali devono essere centrati sulla persona e il bene comune: è importante disincentivare ribassi e promuovere la qualità dei progetti. Il welfare non è un pezzo di mercato da conquistare e i servizi sociali, educativi, culturali sono una spesa utile.