Presentazione

Se vogliamo davvero sostenere il contributo del volontariato, riconoscendo le realtà capaci di promuovere e realizzare concretamente azioni di valore per la nostra comunità, dobbiamo definire i criteri e gli indicatori (natura delle organizzazioni e delle attività realizzate; apertura ad altre realtà sociali; grado di collaborazione con l'amministrazione comunale; trasparenza; etc.) per valutare l'utilità generale dei progetti, così da permettere la deroga all'importo del canone di locazione e/o la totale o parziale deroga al pagamento delle utenze.

Il Comune di Bologna deve assumersi la responsabilità di decidere (in modo trasparente) chi e quali associazioni/attività sono di interesse generale e definire i criteri per una rendicontazione sociale pubblica.

ORDINE DEL GIORNO TESO AD IMPEGNARE IL SINDACO E LA GIUNTA A VALUTARE I PROGETTI DELLE LFA E FACILITARE IL PAGAMENTO DEI CANONI E DELLE UTENZE , PRESENTATO DAL CONSIGLIERE FRANCESCO ERRANI E ALTRI IN DATA 16 GIUGNO 2014

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Nel 2014, quasi 71 mila persone hanno visitato i musei e le zone archeologiche dell'Emilia-Romagna, con un incremento del 22,2% rispetto alla media del 2001/2013. A Bologna, il turismo cresce del 5% (+16% gli stranieri) raggiungendo i 2,2 milioni di visitatori all'anno.

In undici anni, grazie alla Festa Internazionale della Storia di Bologna, sono 2.219 gli eventi e 447.000 le presenze, 19.300 tra relatori, studiosi, interpreti, coristi e musicisti. Nelle aule, nelle scuole, nei teatri, nei musei, nelle chiese, nelle sale pubbliche, nelle strade e nelle piazze, si affrontano con lezioni, conferenze, dibattiti, concerti, spettacoli e mostre i temi che legano i vissuti personali e collettivi alle vicende presenti e future. La qualità degli eventi, la partecipazione di migliaia di protagonisti e l’ingente quantità di presenze l’hanno resa la più grande manifestazione del genere in Europa, in grado di arricchire la proposta culturale e promuovere la città di Bologna nel mondo.

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ORDINE DEL GIORNO Marcia per la pace Perugia-Assisi

IL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA

Premesso che:

    • il Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani invita ad aderire al Comitato organizzatore della Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fraternità del 19 ottobre 2014 e al programma “Sui passi di Francesco”;
    • i Comuni, le Province e le Regioni hanno la responsabilità di dare voce alla domanda di pace e di giustizia dei propri cittadini e di agire coerentemente per promuovere il rispetto dei diritti umani e proteggere le persone più deboli e vulnerabili;
    • il programma “Sui passi di Francesco… per la globalizzazione della fraternità”, dopo lo svolgimento della Perugia-Assisi, prevede la realizzazione del progetto “Natale di pace a Betlemme” per riaccendere la luce della speranza, costruire la pace e la fratellanza tra i popoli (20-27 dicembre 2014).

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Prendiamo il sole per i nostri bambini oggi è un progetto di città: risparmio energetico, salvaguardia dell'ambiente ed educazione ambientale.
 
Il tetto della scuola primaria M. Longhena di Bologna, grazie all'impegno e generosità dei genitori, ospita un impianto fotovoltaico di potenza pari a 19,92 kWp in grado di produrre 23.000 kWh di energia elettrica da fonte rinnovabile (http://www.scuolalonghena.org/sole/).
 
Tutti benefici del progetto, circa 75.000,00 grazie a un risparmio sulla bolletta di 150mila euro in vent'anni (i costi dell'impianto sono di 75mila euro), sono per sostenere le attività didattiche a favore dei bambini. La riduzione delle emissioni di CO2 è pari a circa 350 ton.

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ORDINE DEL GIORNO SUL PROGETTO E CONDUZIONE DELLA NUOVA SOCIETA' HERA - ACEGAS.
PRESENTATO DAL CONSIGLIERE ERRANI IN DATA 8/10/2012 MODIFICATO IN ORDINE DEL GIORNO PER CHIEDERE ALLA GIUNTA DI PERSEGUIRE ATTRAVERSO ATERSIR GLI OBIETTIVI STRATEGICI DELL'AMMINISTRAZIONE RELATIVI AD HERA E AD IMPLEMENTARE LE FORME DI PARTECIPAZIONE DIFFUSA DELLA COMUNITA' TERRITORIALE E PRESENTATO DAL CONS. ERRANI ED ALTRI IN DATA 11/02/2013 NEL CORSO DELLA TRATTAZIONE IN II COMM.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA

Premesso che:

  • il Comune di Bologna detiene il 13,67% del capitale sociale di Hera;
  • Hera è un'azienda rilevante per la città di Bologna, per i servizi erogati ai cittadini, per la sua rilevanza dal punto di vista occupazionale e dell'indotto e la conseguente ricaduta economico-industriale sul territorio bolognese;
  • il 20 luglio 2012 con la sentenza n.199 la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale l'art.4 del Decreto legge 13 agosto 2011, n.138, in quanto surrettiziamente reintroduceva le disposizioni dell'art 23 bis del Dlgsl. n.112 del 2008 (decreto Ronchi), abrogato dal referendum del giugno 2011;
  • è necessario valorizzare, a partire dalla storia di Hera quale strumento operativo al servizio della qualità ambientale e della vita dei nostri territori, il rapporto tra l'azienda e la città; La legge regionale 23/12/2011 n.23, con decorrenza 1° gennaio 202 ha istituito l’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti (ATERSIR), alla quale partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni e le Province della regione, per l’esercizio associato delle funzioni pubbliche relative al servizio idrico integrato e al servizio di gestione dei rifiuti urbani;

Considerato che:

  • l'8 ottobre 2012 il Consiglio comunale ha approvato la delibera Odg 302/2012 PG 221715/2012 recante “Approvazione della fusione per incorporazione di Acegas-APS holding srl in Hera e del conseguente aumento di capitale a servizio della promozione di un'offerta pubblica di scambio e di modifiche allo statuto sociale di Hera e al contratto di adesione al sindacato di voto e disciplina dei trasferimenti azionari stipulato il 21.12.2011. approvazione della delega al Cda per un futuro aumento di capitale da esercitarsi nel prossimo triennio e di un accordo di compravendita di diritti di opzione nonché di conseguenti modifiche statutarie”;
  • l’Agenzia territoriale (ATERSIR) per il servizio idrico integrato e il servizio di gestione dei rifiuti urbani, presieduta dal Sindaco di Bologna Virginio Merola, provvede all'approvazione della ricognizione delle infrastrutture; all'approvazione, sentiti i Consigli locali, del piano economico-finanziario; all'approvazione del piano d'ambito e dei suoi eventuali piani stralcio; alla gestione dei rapporti con il Comitato consultivo degli utenti e dei portatori di interesse costituito presso l'Agenzia; all'assunzione delle decisioni relative alle modalità di affidamento del servizio; al controllo sulle modalità di erogazione dei servizi; al monitoraggio e valutazione, tenendo conto della qualità ed entità del servizio reso in rapporto ai costi, sull'andamento delle tariffe all'utenza deliberate dai Consigli locali ed all'eventuale proposta di modifica e aggiornamento; alla gestione delle attività di informazione e consultazione obbligatorie previste dalla normativa vigente; a formulare un parere ai Comuni sull'assimilazione dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani; ad approvare lo schema tipo della carta dei servizi, nonché la relativa adozione da parte dei gestori.

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

  • a sensibilizzare i membri del Cda nominati dal Comune al perseguimento di sempre migliori standard di servizi agli utenti del territorio, nonchad un contenimento dei costi, operando per un riequilibrio fra i compensi massimi dei dirigenti e i salari pibassi percepiti all'interno dell'azienda, anche con riferimento ai tetti massimi previsti dagli art.23 bis e ter del D. Lgs. 201/2011 e perchnessun dirigente della societpartecipata benefici di compensi superiori ad oltre 20 volte il salario pibasso percepito da un'altra lavoratrice o lavoratore della stessa azienda;
  • ad ottenere da Atersir adeguate e tempestive informazioni in merito all'azione di vigilanza e controllo sui servizi erogati ai cittadini, i loro costi e la loro qualit prevedendo forme di agevolazioni per le fasce sociali disagiate attraverso una modulazione delle tariffe
  • a perseguire, attraverso ATERSIR, i seguenti obiettivi strategici:
    concordare con Hera un piano di investimenti volto a potenziare la dimensione ecologica di Bologna, attraverso interventi specifici su energia, risparmio e nuove fonti rinnovabili, una riqualificazione della rete idrica e uno specifico intervento sul trattamento dei rifiuti, con l’obiettivo di conseguire l'abbattimento massiccio dell’impatto ambientale nel rispetto delle normative italiane ed europee. In particolare:
    per quanto riguarda il servizio idrico:
    • migliorare la qualità dei servizi erogati ai cittadini bolognesi, investendo per il miglioramento del servizio idrico, in specifico attraverso interventi diretti alla riduzione delle perdite (rinnovo reti, manutenzioni straordinarie, etc.); per l'adeguamento degli impianti di depurazione; sulle captazioni, sugli impianti connessi ed opere di tutela qualitativa della risorsa; alla manutenzione straordinaria reti/impianti fognatura e depurazione (compresi interventi di rinnovo e potenziamento); a interventi puntuali acquedotto, fognatura e depurazione;
    per quanto riguarda il servizio di smaltimento rifiuti:
    • agire affinché il piano industriale di Hera preveda per il territorio bolognese l'obiettivo di una progressiva riduzione dei rifiuti prodotti, un forte aumento della percentuale di raccolta differenziata in città, che porti la percentuale sopra il 50% entro il mandato, anche attraverso la progressiva sostituzione di raccolta con cassonetti e l'ampliamento del sistema porta a porta, l'attivazione di nuove stazioni ecologiche attrezzate e l'estensione sul territorio delle raccolte mirate di oli esausti, rifiuti elettrici ed elettronici, piccoli elettrodomestici, farmaci; un potenziamento del riciclo dei materiali, in modo da limitare al minimo l'inoltro di rifiuti all'incenerimento; ad adottare un sistema tariffario premiante per i comportamenti corretti;
    per quanto riguarda le ricadute occupazionali:
    • valorizzare le risorse umane interne all'azienda e salvaguardare i livelli occupazionali anche attraverso la vigilanza e il controllo con le organizzazioni sindacali, operando affinché le nuove assunzioni avvengano valorizzando le competenze;
    • vigilare nella stesura delle gare d'appalto tenendo conto delle condizioni di lavoro dei lavoratori, prevedendo indicazioni e controlli precisi sulle migliori condizioni per un miglior servizio (assunzioni qualificate; controllo dell'applicazione del CCNL, etc.) e la piena applicazione della normativa relativa alla salute e sicurezza sul lavoro ai lavoratori e alle lavoratrici delle aziende appaltatrici e subappaltatrici, anche controllando i requisiti di legalitdelle imprese coinvolte attraverso una verifica preventiva all'assegnazione dei lavori basata sula formazione di una white list di fornitori;
    • favorire l’opportunità, offerta dal potenziamento industriale dell’azienda a seguito della fusione, di aumento dell’occupazione sul territorio con una funzione anticiclica e di contrasto alla crisi economica e all’attuale fase di recessione;
    per quanto riguarda il contenimento dei costi di organizzazione:
    • proseguire nell’azione di riduzione della spesa per i Consigli di amministrazione delle società partecipate dal Comune di Bologna, attraverso la contestuale riduzione del numero dei componenti dei CdA e degli emolumenti corrisposti, e favorendo che non ci sia cumulo di incarichi nelle nomine nei consigli di amministrazione;
    a implementare le forme di una partecipazione diffusa della comunitterritoriale sulle attivitdi Hera, nelle seguenti forme:
    • coinvolgere le associazioni di cittadini, delle organizzazioni dei lavoratori e delle categorie economiche;
    • proseguire nell’azione di massima trasparenza sulle nomine e sull’attività delle persone nominate dall’Amministrazione nelle società partecipate.
    • vigilare affinché l'azienda garantisca che ogni operazione economica avvenga nella più ampia trasparenza, secondo le norme antiriciclaggio e con documentazione di evidenza pubblica;
    • promuovere, insieme a Hera e coinvolgendo i Quartieri e le associazioni interessate, una campagna di sensibilizzazione della popolazione a comportamenti ambientalmente responsabili, al risparmio energetico e alla riduzione e raccolta differenziata dei rifiuti;
    • promuovere – nella qualità di investitore pubblico ed auspicabilmente insieme ad altri Comuni - una informazione maggiormente diffusa ed efficace nei confronti dei cittadini ed utenti sulle scelte, sulle attività e sui servizi erogati dalla società per favorire un'effettiva e consapevole partecipazione dei cittadini ed utenti non solo in merito ai servizi da essi acquisiti ma anche alle scelte strategiche aziendali ed alle variabili fondamentali dei settori di riferimento.

 

 

ORDINE DEL GIORNO PER CHIEDERE ALLA GIUNTA DI REALIZZARE UN PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE DALL'AMIANTO

IL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA

Premesso che:

  • la Legge 27 marzo 1992 n. 257 “Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto” affronta le problematiche connesse alla rimozione e smaltimento dell’amianto: la tutela contrattuale dei lavoratori, i limiti ed il controllo delle emissioni, l’imballaggio, l’etichettatura e lo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto;
  • il D.M. 06/09/94, che riporta le “Normative e metodologie tecniche relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto”, è lo strumento normativo che fornisce indicazioni per la gestione ed il mantenimento in sicurezza dei manufatti contenenti amianto;
  • il D.Lgs. 81/2008 fornisce le indicazioni sulla protezione dai rischi connessi all'esposizione all'amianto;
  • le Linee Guida della Regione Emilia-Romagna per la “Valutazione dello stato di conservazione delle Coperture in Cemento-Amianto e per la Valutazione del rischio”, sono uno strumento per semplificare ed uniformare il giudizio sullo stato di conservazione delle coperture, sulla valutazione del rischio per la salute e per fornire indicazioni sulle azioni conseguenti da adottare;
  • con la delibera di Giunta regionale n.866 del 20 giugno 2011 è stata approvata la proposta all’Assemblea Legislativa “Piano di Azione Ambientale per un Futuro Sostenibile 2011/2013”;
  • con deliberazione di Giunta regionale n.513 del 23 aprile 2012 sono state approvate le prime linee ed indirizzi per i Progetti Regionali e le azioni che si ritiene utile attivare in maniera omogenea sull’intero territorio regionale per la loro specificità ed attualità rispetto alla situazione ambientale emergente, ovvero per il loro carattere innovativo e sperimentale;
  • il Report del Comune di Bologna per il triennio 2007-2009 fornisce indicazioni utili per l'attività di bonifica da amianto;
  • il Comune inoltra le segnalazioni da parte di cittadini o di altri soggetti all’Azienda USL, che provvede alle verifiche tecniche sui materiali che possono contenere amianto, in quanto organo tecnico a cui spetta la sorveglianza e la valutazione del rischio sanitario;
  • il Comune provvede inoltre all’emissione di ordinanze sulla base di quanto prescritto da parte dell’Azienda USL per richiedere: la verifica della presenza di materiali contenenti amianto; la valutazione dello stato di conservazione ai sensi del DM 6 settembre 1994 e delle linee guida elaborate dalla Regione Emilia Romagna; la bonifica dei materiali contenenti amianto nel caso sia accertato il rilascio di fibre nell’ambiente che costituisce un rischio per la salute delle persone.

Considerato che:

  • l’amianto è in grado di provocare gravi patologie a carico dell'apparato respiratorio, pertanto, a causa dei possibili effetti sulla salute, l'amianto è stato vietato nel nostro Paese a partire dal 1992 ed è necessario procedere alla bonifica dei materiali;
  • il Comune di Bologna ha in corso da tempo la mappatura della presenza di amianto sul territorio ed ha avviato il progetto esecutivo del PAES denominato "I tetti di Bologna: dall'amianto al fotovoltaico", insieme a CNA e Unindustria;
  • l’Amministrazione comunale intende sostenere i progetti di rimozione e smaltimento amianto negli edifici pubblici e privati;
  • gli studenti del Liceo delle Scienze Sociali Laura Bassi di Bologna, durante i lavori della VIII Commissione consiliare “Territorio e Ambiente” svolta il 9 aprile 2013, hanno presentato un progetto di ricerca azione “Se solo i petali volassero-AMIANTO MAI PIÙ” sugli effetti e sulla storia dell'amianto, soprattutto rispetto alle implicazioni sociali, esistenziali, economiche e ambientali, ma anche per realizzare occasioni di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza.

IMPEGNA SINDACO E GIUNTA

A sostenere i progetti di rimozione e smaltimento dell'amianto negli edifici di proprietà pubblica e privata, attraverso il coinvolgimento attivo di cittadini, associazioni e imprese nell'attività di bonifica.
A invitare l'Amministrazione Regionale a regolare con apposita legge le azioni sotto citate nel Piano Comunale di Protezione dell'Amianto, appositamente integrate con azioni di formazione degli operatori, in cui siano previsti anche provvedimenti sanzionatori.
A realizzare un PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE DALL'AMIANTO, attraverso:

  • un piano di comunicazione per sensibilizzare al rischio amianto nella società e specialmente nelle scuole, così da promuovere atteggiamenti e comportamenti responsabili nella bonifica dell’amianto sul territorio;
  • il coinvolgimento e la formazione della rete dei Medici di famiglia e medici del lavoro, così da costruire un sistema di controllo e prevenzione sanitaria, in collaborazione con l'Ausl di Bologna;
  • il potenziamento delle strutture di controllo e vigilanza, anche con l'ausilio della Polizia Municipale, Arpa e altre strutture di controllo territoriale (associazioni, scuole, etc.);
  • l'impegno a continuare nella costruzione di un progetto complessivo di mappatura delle coperture a sospetta presenza di cemento-amianto tramite strumento da definire (es. "Google Maps" ) e successivo monitoraggio quali-quantitativo da parte del Comune di Bologna con progressivo aggiornamento del database; anche valutando la possibilità di utilizzo di moderne tecnologie che possono permettere di realizzare progetti di mappatura (individuazione) e censimento (identificazione delle coordinate geografiche e misura dell'area) delle coperture in materiali contenenti amianto (MCA);
  • un portale amianto e l'attivazione di un Numero Verde per la segnalazione di abbandoni o rimozioni abusive d’amianto, realizzando al contempo un database tra Comune e organi di controllo (Arpa, Ausl, Polizia Municipale, etc.) che permetta di conoscere in tempo reale dove e chi sta svolgendo attività di bonifica;
  • una tempistica per una progressiva ma definitiva eliminazione delle coperture in cemento amianto dal territorio cittadino, entro al massimo 15 anni, così come richiesto anche dalla risoluzione del Parlamento Europeo del 14 marzo 2013 che esorta a effettuare una valutazione di impatto e un'analisi dei costi e dei benefici in relazione alla possibilità di mettere a punto, entro il 2028, piani d'azione per la rimozione sicura dell'amianto dagli edifici pubblici e dagli edifici in cui si prestano servizi che prevedono l'accesso regolare del pubblico, nonché a fornire informazioni e orientamenti nell'ottica di incoraggiare i privati a sottoporre le proprie abitazioni a controlli e valutazioni dei rischi efficaci in relazione alla presenza di materiali contenenti amianto;
  • uno Sportello Amianto Comunale, uno sportello informativo e operativo specifico così da offrire a cittadini, associazioni e imprese, consulenza, informazioni per l’auto-rimozione sicura di piccole superfici di cemento-amianto, modalità di confinamento, ritiro a domicilio, etc;
  • la valutazione della fattibilità tecnico economica connessa al ritiro di piccole quantità di cemento amianto, a carico del soggetto gestore dei rifiuti urbani, a patto che siano garantite le procedure di sicurezza per lo smontaggio e il trasporto;
  • l'emanazione di un'Ordinanza comunale per ricevere presso lo Sportello Amianto Comunale le segnalazioni sulla presenza di M.C.A. (Manufatti Contenenti Amianto) nelle proprie aziende, proprietà e/o pertinenze (abitazione, condominio e/o altra proprietà pubblica o privata);
  • la presenza di specifici indicatori in grado di monitorare la rimozione dell'amianto all'interno del bilancio ambientale elaborato dal Settore Ambiente con il 2014;
  • la possibilità di valutare se costituirsi parte civile nei procedimenti penali in caso di decessi significativamente numerosi asbesto-correlati.