La scuola riparte: tornano sui banchi 4 milioni di studenti, 115mila a Bologna
oggi lunedì 13 settembre, anche gli studenti di Bologna tornano sui banchi di scuola.
Un momento importante per i nostri ragazzi che avranno l'opportunità di tornare a incontrare i compagni di classe, di tornare a imparare in compagnia di maestri e docenti. Ma questo primo giorno di scuola è accompagnato anche dalla speranza di ritrovare la "normalità" e di non dover più tornare alla didattica a distanza.
Durante questi due anni di pandemia, la didattica a distanza ha consentito di tenere in vita nell’emergenza l’impegno formativo, ma sono anche aumentate diseguaglianze educative e sociali, come conseguenza della difficoltà di proseguire l'impegno di una didattica inclusiva e interculturale. Le esperienze e le energie messe in campo non devono certamente andare perse, ma è importante salvaguardare la “classe” come luogo fisico di relazioni tra studenti e insegnanti, valorizzando l'insegnamento e l'apprendimento.
Tornare alla scuola in presenza, mantenendo le condizioni di sicurezza, è quindi il primo obiettivo. Recuperare i ragazzi che hanno abbandonato le lezioni durante la pandemia è altrettanto importante, recuperando una risocializzazione anche psicologica dopo la lunga forzata assenza. La scuola deve ripartire e rimanere in presenza, perché l'educazione è il futuro, immediato e prossimo, della nostra società. Riguarda il futuro dei nostri ai giovani, forma i cittadini di domani, e, soprattutto oggi, è chiamata a ripristinare il principio di umanità presente in noi. Sono 4 milioni gli studenti che oggi in Italia tornano sui banchi, 616mila in Emilia-Romagna e 115mila a Bologna e provincia.
Venerdì, intervenendo durante il Question time, ho ricordato come nella nostra Regione le classi che vanno da 26 fino a 30 studenti sono complessivamente il 9,3%: il 4% alla scuola primaria; l’11% alla secondaria di primo grado e il 14% alla secondaria di secondo grado. Lo scorso anno, per la nostra Regione, furono stanziati 120 milioni di euro per 7.000 posti in organico in più, il cosiddetto “organico covid”. Un’intervento straordinario che ha permesso, per tutto l'anno scolastico, di sdoppiare molte classi riducendo il numero di studenti. Quest'anno, le risorse stanziate sono pari a 34 milioni di euro e dovranno essere spese entro il 30 dicembre. L'Ufficio scolastico provinciale di Bologna, anche a seguito di una mobilitazione sindacale, si è impegnato a presentare una proposta, compresa l’attivazione dei corsi serali, con l'assegnazione delle relative risorse alle singole scuole. Questo è il terzo anno scolastico che affrontiamo in pandemia e dobbiamo essere capaci di superare il problema dell'affollamento delle classi e di carenza di organico. Servono progetti e risorse per ridurre il numero degli alunni per classe e per garantire l'assunzione stabile di nuovo personale, per consentire a studentesse e studenti le opportunità di apprendimento e crescita che spettano loro di diritto.
Il Comune di Bologna, come sempre, garantisce interventi sull’inclusione degli studenti più fragili, sull'edilizia e il trasporto scolastico, e tutti i servizi integrativi di competenza comunale.
Oggi, con l'avvio del nuovo anno scolastico, è importante impegnarsi per garantire la ripresa della nostra scuola in presenza, di qualità e sicura.
Desidero ringraziare le studentesse e gli studenti, le famiglie e gli insegnanti, tutto il personale scolastico che ogni giorno è impegnato a garantire la qualità della vita delle nostre scuole.
A tutti, gli auguri per un sereno anno di lavoro e crescita.