Diritti congelati: il dramma dei migranti in Bosnia
A pochi km dai nostri confini, continua l’emergenza umanitaria in Bosnia-Erzegovina, in particolare a Lipa. In Bosnia, non esiste una politica di gestione dei flussi migratori e un sistema di accoglienza che tuteli i diritti e la vita dei migranti.
La situazione migratoria lungo la rotta balcanica è drammatica, uomini, donne e bambini, intrappolati dalla neve, dal gelo, dalle frontiere chiuse, dalle violenze della polizia di frontiera, dai respingimenti, dal silenzio e dall’ambiguità politica dell’Unione Europea che ha congelato i diritti di queste persone, dalla nostra complice indifferenza.
È importante attivare subito l'assistenza umanitaria nel campo profughi di Lipa: le condizioni sono disumane e inaccettabili. È urgente un intervento della comunità internazionale per garantire un'accoglienza dignitosa e sicura.
Come cittadini, possiamo sostenere le associazioni come Ipsia e Caritas che operano in Bosnia, in collaborazione con la Croce Rossa. A Bologna, possiamo portare beni di prima necessità presso l’Associazioni di solidarietà con Cuba “La Villetta” che ha avviato una raccolta solidale di aiuti umanitari per le persone bloccate in Bosnia.
Infine, credo importante ricordare nuovamente l’iniziativa dell'Agenzia Dire che ha lanciato una campagna rivolta alle città per chiedere di tappezzare le strade con le “immagini di quell’altrove così vicino e insopportabile”, per mostrare il dramma dei Balcani.