Quattordici anni senza Federico Aldrovandi
Quattordici anni fa, tornando a casa da un concerto come tanti suoi coetanei fanno spesso, trovò la morte nella sua città, Ferrara, per mano delle percosse che quattro agenti di polizia gli infersero. Dopo numerose omissioni, nel 2012 i quattro poliziotti che avevano fermato Federico sono stati condannati definitivamente a 3 anni e 6 mesi di reclusione per eccesso colposo in omicidio colposo. La giustizia ha fatto il suo corso, ma per il papà Lino: “Quegli agenti indossano assurdamente ancora una divisa, e sono ancora in servizio. Per me invece fino alla fine dei miei giorni sarà un ergastolo senza appello, con la sola speranza che ciò che è accaduto a Federico non accada mai più a nessun figlio".
Il Consiglio comunale di Bologna ha approvato il 16 luglio 2018 un mio Ordine del giorno per intitolare un luogo pubblico della nostra città a Federico Aldrovandi, un luogo frequentato dai giovani. Un luogo che può rappresentare una risposta alla domanda che anche i ragazzi potranno farsi: chi era Federico Aldrovandi?
Il Comune di Bologna può (deve) intitolare un luogo pubblico della nostra città a Federico Aldrovandi. Credo sia una iniziativa importante per continuare a tutelare la memoria di Federico Aldrovandi, per ricordare e raccontare la verità. Lo si deve a Federico, alla sua memoria ormai divenuta simbolo e a tutti quelli che in Italia si battono quotidianamente contro ogni tipo di abuso.