Accoglienza e integrazione migranti: Bologna deve riaprire l'Hub di via Mattei
L’invito al Prefetto è di sospendere la procedura che punta a creare un grande centro (CAS, Centro di Accoglienza Straordinario) che potrebbe ospitare più 200 persone, una struttura che rischia di non permettere nessuna integrazione e autonomia possibile. I grandi centri, i CAS, non hanno mai funzionato e sono uno spreco di risorse pubbliche, oltre a non garantire le tutele sia per chi è ospite che per chi lavora. I capitolati d’appalto, ideati dall’ex Ministro dell’interno, comportano non solo l’eliminazione di tutte le misure di integrazione sociale (corsi di lingua, corsi professionali, orientamento al lavoro, informazione legale, ecc.) e la riduzione di molti altri servizi (assistenza sanitaria, inesistenza di programmi per le persone vulnerabili e vittime di tortura o gravi violenze), ma prevedono una riduzione del costo dell’appalto, non permettendo nessuna integrazione possibile.
La città di Bologna ha dimostrato invece come sia possibile fare politiche e azioni concrete di accoglienza e di cittadinanza per tutti. Un idea di città inclusiva, in grado di promuovere responsabilità diffusa e partecipazione, coinvolgendo la rete che a Bologna lavora per l’inclusione. https://www.bolognacares.it/ Credo importante negoziare con il nuovo governo e il Prefetto altre soluzioni per l’Hub di Bologna che consentano di valorizzare il sistema di accoglienza diffusa in Emilia-Romagna, basato sull’integrazione sociale e sul rispetto dei diritti delle persone.