Bologna non ha posto per i neofascisti

Dopo Pavia, Cesena, Siena, Torino, Milano, Genova, Prato, Pisa, Siena, Pistoia, Marzabotto e altre decine di Comuni italiani, anche a Bologna non sarà più possibile concedere spazi, patrocini, contribuiti di qualunque natura a coloro i quali non garantiscono di rispettare i valori della Costituzione, professando o praticando comportamenti fascisti.

Il Consiglio comunale di Bologna ha approvato la delibera per regolare la concessione delle sale e spazi pubblici nel pieno rispetto della legge e della Costituzione, nata dalle terribili esperienze della guerra causata da regimi totalitari, come il fascismo e il nazismo.

Da oggi chi chiede di occupare degli spazi pubblici deve conoscere e rispettare le leggi. Una decisione che risponde al problema dell'intensificarsi del fenomeno e della minaccia neofascista in Italia e nel mondo, dei razzismi, della xenofobia, del sessismo e sulla necessità, quindi, di una piena attuazione dei principi e dei valori della Costituzione.

 

O.d.G.: 223/2018