Qualità dell'aria: obbligo di porte chiuse per i negozi

In Consiglio comunale, durante il Question Time, sono intervenuto per chiedere all'Assessore Orioli e al Sindaco una risposta per combattere l’inquinamento, chiedendo ai negozi di tenere chiuse le porte, per non disperdere energia e creare danni all'ambiente. Una porta spalancata, magari sotto i portici, non solo non serve a incrementare le vendite, ma per i negozianti è un costo economico che si traduce in un grave danno all'ambiente.

Giovedì il Sindaco ha firmato l’ordinanza che introduce l’obbligo di chiusura delle porte degli esercizi commerciali e degli edifici aperti al pubblico nel periodo invernale e, qualora nei locali sia attivo un impianto di climatizzazione, anche durante il periodo estivo. La violazione comporta una sanzione che va da 50 a 500 euro. L’ordinanza attua quanto previsto dal Piano aria integrato regionale (Pair).

Dobbiamo incentivare il risparmio energetico e combattere la cattiva abitudine di lasciare le porte aperte: la chiusura delle porte di un esercizio commerciale consente di ridurre l’emissione di CO2, il principale gas serra coinvolto nell’aumento delle temperature globali. Dobbiamo anche controllare il rispetto delle regole: le temperature non possono superare i 19 gradi.

Insieme all'attività sanzionatoria dei comportamenti ambientalmente non corretti, possiamo anche lanciare una campagna di informazione, sensibilizzazione e coinvolgimento attivo della città e dei cittadini, sostenendo i negozianti che non adottano la pratica delle “porte aperte”: un “negozio amico dell'ambiente e della città”.

 


Leggi l'Ordinanza porte chiuse nei negozi nel file allegato.