Giornata mondiale contro la povertà
La situazione è drammatica. La povertà è in forte aumento, anche in Italia. L’Istat nel 2015 stima che le famiglie residenti in condizione di povertà assoluta siano pari a 1 milione e 582 mila e gli individui a 4 milioni e 598 mila (il numero più alto dal 2005 a oggi).
Aumento della povertà e degrado dell’ambiente, due conseguenze di un modello di sviluppo sbagliato. Accanto all’area dell’esclusione sociale tradizionale, si presenta oggi una nuova esclusione che riguarda le persone che hanno perso il lavoro, le donne sole con figli, i giovani precari.
Il lavoro è centrale se vogliamo davvero ridurre le disuguaglianze. Il lavoro non garantisce solo un reddito indispensabile per la sopravvivenza (per accedere a una abitazione dignitosa, all'istruzione e all'alimemtazione), conferisce anche dignità, identità e appartenenza.
Dobbiamo ripensare un nuovo modello di welfare per tendere a una città e a contesti di vita più inclusivi e quindi educare a una società umanizzante, che sappia valorizzare le persone e le risorse della comunità.
La sfida che abbiamo di fronte è di individuare le strategie per ricostruire dal basso un modello di sviluppo che sia sostenibile e rispettoso della dignità della persona, in grado di accogliere le differenze e farsi carico delle difficoltà che ognuno può incontrare in alcune parti della propria esistenza.
Ci sono a Bologna alcuni progetti ideati e realizzati nel territorio della città:
- le clausole sociali negli appalti pubblici, clausole finalizzate alla promozione della realizzazione professionale delle persone in situazione di svantaggio per ragioni sociali o di disabilità;
- la promozione della responsabilità sociale delle imprese, realizzata attraverso l'esperienza di "Azienda Solidale Per l'inclusione": si tratta di esperienze imprenditoriali di inclusione lavorativa di persone a rischio di emarginazione sociale attuate da numerose aziende del territorio cittadino e metropolitano;
- il progetto di riqualificazione di Villa Salus. Un progetto di accoglienza e innovazione sociale per realizzare alloggi, spazi e attivita ricreative, formative e imprnditoriali.
Legalità, responsabilità sociale, riduzione della poverta e dell'esclusione attraverso la valorizzazione delle risorse umane. Queste sono esperienze ancora limitate e locali, ma che possono costituire un riferimento culturale e operativo di un modello di sviluppo possibile che conviene a tutti, uno sviluppo compatibile con i limiti ambientali e umanizzante.