Sabato 16 aprile in via Pirandello, al Pilastro, si festeggia all’insegna del protagonismo per la “Festa della collaborazione civica”, a cura del Comune di Bologna e dell’Urban Center, che quest’anno si intreccia con la festa per #PrimaveraPilastro2016.

Tantissimi gli eventi in programma, dalla narrazione polisensoriale per bambini al Cdh, alla consegna della Turrita d’argento al movimento delle social street e ai volontari dell’associazione Civibo per il progetto delle Cucine popolari. Poi musica, pranzi collaborativi, baratti, video e incontri sulla città che collabora. Io ci sarò.

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Sarà una giornata di colori e memoria quella di questo sabato 16 aprile al Giardino Lorenzo Giusti in Cirenaica (via Barontini 23), il primo “giardino sociale” di Bologna. Dalle ore 11 ci sarà una festa campestre con picnic “social” pure quello (si condivide e si mangia insieme quello che ognuno porta), laboratorio verde di piantumazione (a cura di Spazi aperti), giochi, giocolieri e laboratori per bambini (con Le Fucine vulcaniche). E alle 14 gli studenti del Liceo artistico Arcangeli inizieranno a realizzare i murales dedicati a Lorenzo Giusti.

Chi era? Un ferroviere bolognese antifascista, che prima ha combattuto in Spagna in difesa della repubblica democratica. Poi è stato fatto prigioniero dei tedeschi. Quindi, tornato in Italia dopo la Liberazione, è stato sindacalista, consigliere e assessore della prima giunta di Bologna, presieduta da Giuseppe Dozza. Uno come piace a noi.

L'articolo dell'insegnante Franco Lorenzoni sulle scuole Longhena di Bologna pubblicato su Internazionale  http://www.internazionale.it/opinione/franco-lorenzoni-2/2016/03/11/scuola-longhena-bologna  apre un dibattito sulla qualità della scuola: "A quanti quarti d’ora di gioco ha diritto un bambino che a 6 anni trascorre otto ore a scuola? Chi decide quanto può durare la sua ricreazione? E ancora: i bambini devono sperimentare a scuola solo spazi recintati o possono muoversi in libertà, imparando ad abitare spazi aperti?"

L’educazione non prevede di essere portata avanti “in provetta”, come si fa con gli esperimenti di laboratorio, l’educazione è un evento che non può che essere vissuto nella realtà e la realtà è costituita da esperienze.

Il Consiglio comunale di Bologna chiede verità e giustizia per Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso in Egitto lo scorso gennaio.

A Palazzo D'Accursio sostiene la campagna lanciata da Amnesty International e Repubblica per non permettere che l'omicidio del giovane ricercatore italiano finisca per essere dimenticato, per essere catalogato tra le tante "inchieste in corso" o peggio, per essere collocato nel passato da una "versione ufficiale" del governo del Cairo.

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