Incomprensibile la decisione del Sindaco e della Giunta
È incomprensibile la decisione del Sindaco e della Giunta di non inserire le clausole sociali nell'appalto del verde pubblico da 42,5 milioni di euro.
Non solo perché in questo modo non viene rispettato un Ordine del giorno approvato all'unanimità da tutto il Consiglio comunale di Bologna, ma anche perché molte città italiane come Torino, Milano, Roma, ma anche Ferrara nella nostra regione, hanno da tempo fatto la scelta di cambiare le politiche sociali, per rendere il nostro welfare più innovativo e più inclusivo, una scelta a costo zero per i Comuni che permette di dare risposta a tanti cittadini in difficoltà che faticano a trovare lavoro.
Rischiamo di perdere un'occasione unica, se vogliamo davvero cambiare la politica anche a Bologna e passare dalle parole alle azioni concrete.
Già 14 comuni della Provincia di Bologna hanno adottato le linee guida sulle clausole sociali e la Conferenza Metropolitana dei Sindaci ha approvato la proposta di nuovo regolamento per gli appalti pubblici.
Bologna può essere capofila in ambito metropolitano di questa importante innovazione e passare da politiche di tipo “assistenziale" a politiche "attive" del lavoro e di inclusione socio-lavorativa.
Da questa crisi possiamo uscire solo ripensando a un nuovo modello di sviluppo economico e sociale, promozionale e inclusivo. Per costruire un welfare più inclusivo, promuovere la responsabilità sociale delle imprese e delle cooperative sociali produttrici di lavoro.
Se vogliamo essere credibili, dobbiamo passare dalle dichiarazioni alle azioni concrete in discontinuità rispetto al passato.